29 nov 2022

Un esempio di promozione del tennistavolo a Torino

 

Le piccole società dilettantistiche ad esempio la mia prima società in cui ho militato, A.S.D.T.T. Pierino Mazzetto, ma più in generale le piccole associazioni senza fini di lucro possono andare in difficoltà per una serie di motivi, in primis l’aumento dei costi, la mancanza di ricambio di nuovi soci, l’assenza di volontari trainanti.
Io racconterò adesso la storia della  nostra società Pierino Mazzetto degli anni 2020-21-22-23, sperando di dare spunti di riflessione a chi gestisce società simili al fine di un rilancio, che come vedremo nel nostro caso ebbe successo.

Prima della pandemia da Covid19 la nostra palestra era aperta due sere la settimana con 6 tavoli, avevamo prevalentemente solo soci agonisti, età media 55 anni. 
Squadre militanti nella serie D1/D2/D3 del campionato regionale. Diciamo che in palestra ci stavamo larghi, eravamo un gruppo di amici che si divertivano e tutto sommato ci andava bene così.

Durante la pandemia iniziata nel 2020, come avvenuto in molte altre piccole società, diminuì la frequentazione della palestra e alcuni soci non rinnovarono l'iscrizione. 

Data l’età degli iscritti non più verde, si capiva che continuando così non ci sarebbero state buone prospettive per il futuro. A parte le chiusure forzate per il lockdown si capiva che stavamo entrando in una fase di declino e diverse sere, anche quando consentito, nessun socio si presentava agli allenamenti.


Conscio della situazione, d’accordo con il presidente decidemmo di organizzare una riunione dei soci a giugno di quest’anno, prima delle vacanze estive in cui proposi alcune idee per il rilancio della società e che vennero accettate dalla maggioranza.

In sintesi decidemmo di:

-Aderire al progetto “Racchette in classe” a partire da settembre di quest’anno, per diffondere il tennistavolo tra i bambini della nostra scuola. Il completamento di questo progetto secondo il programma stabilito dalla FITET ci consentirà  di entrare a breve nell'elenco delle scuole ufficiali di tennistavolo.Scuole di tennistavolo

-Farci promotori di lezioni gratuite e organizzazione di tornei estivi presso alcuni parchi cittadini. (vedi fig. sotto della locandina). 



-Sempre nei parchi all'aperto o vicino alle università in corrispondenza dei tavoli da ping pong mettere qualche cartello con annunci  sulle attività svolte dalla nostra associazione con dei riferimenti (indirizzi e-mail, non numeri di telefono).



-Metterci su google maps, che è un potentissimo strumento per farci trovare da chi vuole praticare il nostro sport.

-Metterci su Facebook, uno dei social media di riferimento, che consente di entrare in contatto con numerosi amici, trovarne di nuovi e pubblicizzare le nostre iniziative.


Solo grazie ai tornei nei parchi siamo riusciti ad avere una cinquantina di contatti interessati a praticare il tennistavolo. Non tutti questi contatti si sono poi concretizzati in nuove iscrizioni, comunque notevole conferma del fatto che se ben promosso il ping-pong attira la gente perché è uno sport divertente, economico e adatto a tutte le età.


Risultato: a fine novembre 2022, dopo solo pochi mesi dall'avvio di queste iniziative, il numero dei soci, simpatizzanti, aggregati che frequentavano la palestra raddoppiò. L’età media si abbassò notevolmente, includendo i bambini di nove anni, continuando con coppie marito e moglie e giovani entusiasti, principianti che desideravano prendere lezioni per migliorare nella tecnica e continuare a divertirsi in un ambiente sano, cordiale e leale, dove rispettarsi tutti, giocare tutti contro tutti, senza lasciare nessuno in disparte. 


Ricevemmo ogni settimana, grazie alla pubblicità fatta specialmente su Internet, diverse richieste di informazioni e richieste di prove di lezioni e di gioco.


Per fare fronte alle nuove richieste aggiungemmo un tavolo e una serata di allenamento e un pomeriggio di scuola dedicato ai bambini. 


Cosa fondamentale, riuscimmo a contenere i costi crescenti, suddividendo tra più soci le quote di associazione. Con le nuove risorse organizzammo altre iniziative di promozione e tornei.


L’obiettivo comune condiviso è la pratica e diffusione del tennistavolo, soprattutto tra i giovani.


La base di tutto è la passione. Serve poi anche impegno, dedizione, volontariato e una certa dose di fatica iniziale per far partire tutte le iniziative, ma vi assicuriamo che ne vale la pena!

 

24 nov 2022

La scelta della prima racchetta

 


Tutti i principianti che arrivano in società prima o poi arrivano a farmi la stessa inevitabile e implacabile domanda:
"Quale racchetta devo usare/comprare?"

Per quanto non mi ritenga un esperto di materiali, ho sufficiente esperienza per indirizzare i miei allievi alla scelta giusta dei materiali, non prima però di aver fatto un numero sufficiente di ore di lezione, averli visti giocare, averli visti come si muovono, capire che obiettivi hanno.

Ecco alcuni tipici tre errori da principiante:

- Senza chiedere consiglio a nessuno, si fanno attirare da foto di campioni sulla copertina delle racchette già assemblate trovate sui grandi magazzini oppure sui maggiori siti di vendita online (Amazon, Ebay ecc...) e spendono 50-70 euro per una racchetta sbagliata, quasi sempre troppo veloce e ingestibile per chi è alle prime armi.

-Acquistano una racchetta o un set di racchette di plastica per risparmiare (ORRORE! oltre che errore).

-Senza chiedere consiglio a nessuno, credendosi dei gran virtuosi e "fighi" si fanno una racchetta personalizzata, senza aver abbastanza competenze per scegliere telaio e gomme. Di solito sbagliano e acquistano telai estremi (OFF o DEF) e gomme per sentito dire o letto su forum di dubbia autorevolezza.

Intendiamoci, non sono peccati mortali, si fanno errori ben peggiori nella vita.

Ma perché buttare via i soldi quando avete a disposizione tecnici nelle società che potrebbero aiutarvi nella scelta della racchetta? Perché non prendete qualche lezione prima di fare la scelta della racchetta?

Ecco la contro-domanda a quella qui sopra:
"Per incominciare devo pur avere una racchetta, no?"

Ma certo cari che avete bisogno di una racchetta, però non spendete mai più di venti euro per la prima racchetta se siete dei principianti assoluti.

Meglio ancora, non comprate nulla, fatevela prestare dal tecnico della società a cui vi siete iscritti. Ogni tecnico che si rispetti (e io modestamente sono uno di questi) ha sempre tre/quattro racchette di prova nella borsa a disposizione per gli allievi principianti.

La prima racchetta con cui iniziate deve avere il telaio di legno (tre o cinque strati, strati, non stelle, strati, si contano gli strati osservando attentamente il profilo della racchetta). Inoltre le gomme devono essere lisce, capito, LISCE! di solito una di colore rosso e l'altra di colore nero e con uno strato di gommapiuma sottostante di tipo e spessore variabili.

Si inizia così. Col tempo quando si diventa più bravi e si migliora la tecnica si faranno scelte dei materiali più ragionate in base al tipo di gioco.

Quindi iniziate con una semplice racchetta vostra o prestata e cercate di migliorare la tecnica prendendo delle lezioni. Investire pochi euro per delle lezioni è la cosa migliore che un principiante possa fare, perchè così si evita di prendere delle brutte abitudini (gesti, movimenti, posture sbagliate) che sarà difficile correggere in seguito.
Certo si inizia a giocare in oratorio o al mare da piccoli con gli amici, OK, va bene, questo si chiama ping-pong, vi divertite? Sono contento per voi.

Se poi però volete fare sul serio e passare al tennistavolo iscrivetevi ad una società e cercate un tecnico, allenatore, o maestro che vi possa dare una buona impostazione. 
Tra l'altro la FITET impone dal 2023 a tutte le società affiliate di avere in staff un tecnico.

Un falso mito
Il falso mito dei principianti è la "Racchetta magica" che vi fa giocare meglio. 

Se siete dei principianti (poche storie fino a che non arrivate a competere almeno con un D3, il girone di esordio dei campionati regionali, siete dei principianti) dovete migliorare la tecnica prima di tutto, non spendere settanta euro per comprare una racchetta pre-assemblata!

La racchetta più importante che vi comprerete sarà quella che vi avrà indicato un tecnico che vi conosce e vi assemblerà (preferibilmente davanti a voi che assistete, così imparate una cosa nuova!) costituita da telaio+gomme approvate ITTF incollate con colla a base ad acqua, regolamentari). 

Costerà non meno di cento euro nuova. E' tanto? 

Con una racchetta di questo tipo giocherete minimo un anno. Vi allenate circa quattro ore la settimana, fanno circa duecento ore l'anno. Ebbene la racchetta vi costa la miseria di cinquanta centesimi l'ora. Direi che è alla portata di tutte le tasche, senza dubbio.
Se poi siete fortunati e volete risparmiare, considerate che ogni tecnico ha delle gomme seminuove e telai buoni di seconda mano lasciati in vendita dai soci che migliorando il proprio livello  dismettono i precedenti materiali in cambio di nuovi più adatti alle nuove caratteristiche di gioco. Questi materiali, a discrezione del tecnico che ve li rivenderà a prezzo ridotto, vanno benissimo per i principianti.

Spero che questo post vi sia servito ad orientarvi nella scelta della racchetta.

Questo post completa le importanti indicazioni fornite qui:
qui:
e qui:

Se siete dei principianti oppure dopo le letture dei miei post avete ancora dei dubbi sulla racchetta, inviatemi una mail all'indirizzo:
riccardotennistavolo@gmail.com
e cercherò di aiutarvi.
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Cari principianti, avete commesso gli errori di cui ho parlato sopra? 
Tranquilli, anche io li ho fatti e non me ne vergogno, purtroppo non avevo a disposizione un blog bello e ricco di informazioni utili come questo prima di commetterli...

Avete ulteriori considerazioni da fare?
Avete altri falsi miti?

Scrivetene qui sotto nei commenti...

20 nov 2022

Perché le sfere rotanti (es: palloni da calcio e palline da ping-pong) curvano in aria?



Nel giugno 1986 ero uno studente squattrinato  di ventitrè anni alla facoltà di Fisica di Torino, e mi barcamenavo tra studi e letture di ogni tipo. Una delle mie preferite era l'inserto Tuttoscienze pubblicato ogni mercoledì sul quotidiano La Stampa.

Già allora avevo la penna fluida e mi piaceva scrivere e spiegare la scienza ai profani. Non ero tuttavia tra i migliori studenti, la sindrome della lavagna scura di ardesia mi colpiva durante gli orali e spesso mi impappinavo nei passaggi più complessi delle dimostrazioni.

Non ero un fisico teorico, sono sempre stato uno sperimentatore/divulgatore e mi piaceva sin da piccolo smontare gli apparecchi e rimontarli per capire come erano fatti.

Tuttavia la teoria serve eccome e quindi, pur soffrendo, alla fine riuscivo a riportare a casa lo scalpo, specialmente negli esami più difficili teorici.

L'Italia aveva vinto nel 1982 il campionato del mondo di calcio e in quei mesi dell'estate del 1986 si stavano disputando i mondiali in Messico.

Fresco di studi e appassionato di sport, tra una partita e l'altra un giorno cercai di spiegare perché alcuni calci di punizione avevano effetti strani e imprevedibili a causa della "forza di Magnus".

Scrissi quindi un articolo con la macchina da scrivere, ma soprattutto sia a mano sia aiutandomi con il normografo e usando la mitica rapidograph ad inchiostro di china disegnai degli schemi esplicativi senza i quali è impossibile capire il concetto. Spedii il tutto tramite posta ordinaria all'attenzione dell'allora direttore Piero Bianucci. 
(Per i giovani che mi leggono e non hanno capito alcuni termini delle ultime due  frasi, fidatevi, una volta era tutto più romantico e avventuroso di adesso!)

L'articolo piacque e fu pubblicato nell'inserto Tuttoscienze il 25 giugno 1986.

Qui il link diretto per chi non riuscisse a leggere la scansione:

(Ringrazio il quotidiano La Stampa che rende disponibile su internet parte dei propri archivi).

Mi ricordo che i telecronisti si affannavano a spiegare perché le traiettorie dei palloni nei campi di calcio in quota potevano subire variazioni rispetto agli stadi situati al livello del mare, ma ovviamente nessuno lo spiegò bene.
Lo feci io, ma siccome il mondiale era ormai alla fine, non ci fu il tempo di pubblicizzarlo come si sarebbe dovuto. Pazienza, comunque l'articolo mi fruttò 80 mila lire che spesi per comprarmi altri libri di cui avevo bisogno.

Oggi, 20 novembre 2022 iniziano i campionati del mondo in Qatar e ho voluto riproporre qui il mio articolo, a trentasei anni dalla pubblicazione.

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Approfondimento specifico per il tennistavolo.

Una pallina da ping-pong senza spin (effetto o rotazione impressa), ma in generale qualsiasi oggetto lanciato senza spin, ma con una componente di velocità orizzontale qualsiasi, in caduta libera disegna una traiettoria più o meno parabolica. Se non ci fosse l'attrito con l'aria la traiettoria sarebbe esattamente parabolica.
La forza di Magnus che si genera in aria solo quando la pallina possiede spin spiega perché nel tennistavolo il topspin, backspin e sidespin abbiano una traiettoria curva più complicata durante il tempo di volo della pallina

In assenza d'aria o in assenza di spin la forza di Magnus varrebbe zero e la traiettoria della pallina sarebbe modificata in volo dalla sola forza di gravità e quindi molto più intuibile, sempre e solo una semplice parabola ben esprimibile matematicamente.

Dalla luna in assenza di atmosfera, torniamo sulla terra, dove il tennistavolo si fa più interessante.
Per quel che riguarda il rimbalzo della pallina con effetto topspin, backspin e sidespin sul tavolo, questo viene modificato per effetto dell'attrito tra la pallina e il tavolo. 
La traiettoria successiva al rimbalzo assume una forma diversa dal caso in cui la pallina fosse senza spin e a seconda della quantità di rotazione si ottengono traiettorie più o meno arcuate, con tendenza a finire rispettivamente alte (ben sopra la rete) o basse (in rete) oppure di lato al tavolo dopo la ribattuta sulla racchetta del giocatore. 
Chi ribatte dovrà quindi tenere ben conto del tipo di effetto posseduto dalla pallina e correggere il tiro di conseguenza se non vuole perdere il punto. 
Non solo: per rendere più complicate le cose anche il tipo di gomma montata sulla racchetta (liscia o puntinata) genera ribattute diverse della pallina. 
Come? Ne ho parlato dettagliamente qui:

P.S  Se desiderate diffondere questo articolo, lo potete fare, attenendovi però alle regole sul copyright che ho spiegato qui:

Se vi è piaciuto questo post e avete capito finalmente l'effetto Magnus e come questo possa influire le traiettorie della pallina nel tennistavolo, scrivetelo nei commenti, mi farebbe molto piacere.
Grazie.

19 nov 2022

Schema partita: attacco di dritto (topspin/schiacciata) contro difesa rovescio (block)

 


Per attivare gli automatismi che conducono ad utilizzare in partita alcuni dei  colpi fondamentali quali ad esempio: topspin, schiacciata e block utilizzo degli “schemi partita” particolari.

Su come utilizzare gli schemi partita avevo già iniziato a parlare qui:Migliorare l'apertura di rovescio (2)

Perchè bisogna attivare gli automatismi? Il tennistavolo è veloce, gli scambi (rallies, in inglese) in partita durano pochi secondi, non c’è tempo per pensare.
Gli automatismi servono ad associare a delle tipiche situazioni di gioco la giusta contromossa.
Alcuni semplici automatismi sono: Blocco contro Topspin o Blocco contro Schiacciata.
Faccio notare che io mi rivolgo essenzialmente agli allievi ex principianti che usano gomme lisce e tendenzialmente avviati ad un gioco vicino al tavolo.
So benissimo che altri stili di gioco più elaborati (difesa moderna in primis) effettuati magari con gomme puntinate o antispin utilizzano altri colpi di attacco/difesa,come ad esempio il block chop vicino al tavolo o chop, che se eseguito alla perfezione dalla media o lunga distanza è un’arma formidabile.
Uno di questi giocatori difensori moderni è ad esempio Joo Sae-hyuk, leggenda coreana. Cercate i suoi video su youtube sono molto interessanti. Come ad esempio questo:Joo Sae-hyuk
Come dichiarato nella mia scheda personale: Chi sono io mi limito ad insegnare ai principianti assoluti fino a portarli alla soglia dell’agonismo per poi farli evolvere da soli o con altri maestri.
Infatti io come semplice tecnico di base, di fronte ad un allievo che esprimesse interesse per un tipo di gioco difensivo e volesse specializzarsi nel gioco puntinata/choppatore  lo indirizzerei immediatamente a dei maestri in zona che sono molto più bravi di me in questo.
Questa premessa era doverosa, anche perché non voglio che qualcuno pensi che io sappia fare di tutto. Conosco bene i miei limiti.
Bene, torniamo allo schema iniziale oggetto di questo post.
L’obiettivo della partita è dunque fare punto nei settori diagonali indicati dalle frecce in figura (per giocatori destri) in cui chi attacca usa il dritto, mentre chi difende usa il rovescio.
-Partita agli 11.
-Serve solo chi difende. Sevizi elementari, non elaborati, perché il focus in questo schema sono solo i topspin, le schiacciate e i blocchi, nient'altro.
-I punti sono validi se e solo se si ottengono ciascuno per il proprio obiettivo: l’attaccante solo con topspin e schiacciata, il difensore solo con il blocco vincente.
-Il punto per essere conteggiato deve essere realizzato nel settore diagonale valido. Se il tiro finisce nel settore vietato, si ripete lo scambio. 
-Se il punto non viene ottenuto con l'obiettivo previsto, si ripete. (esempio l'attaccante mette in campo un palla molle di dritto e il difensore sbaglia. Oppure il difensore effettua un topspin di dritto vincente come risposta ad una schiacciata debole di dritto, oppure, ripeto, il tiro finisce nel settore vietato).
Una partita di questo tipo fa concentrare gli allievi su questi aspetti:
-Attivazione automatismi mentali attacco/difesa/attacco tipici: Blocco contro Topspin, Blocco contro Schiacciata;
-Precisione di tiro su un settore specifico diagonale;
-Corretta esecuzione di pochi colpi permette una verifica più accurata del gesto atletico specifico (lavoro di piedi, gambe, busto, schiena, braccio, avambraccio, polso, mano);
-Superare  la paura di osare l’attacco in partita, sviluppare e raffinare la tecnica del blocco vincente.
Io faccio alternare nel ruolo attacco/difesa la coppia di allievi più o meno dello stesso livello in modo da farli progredire in modo uniforme.

Questo schema è pensato per allievi entrambi giocatori destri, nel caso di un mancino si lavora di fantasia e si adottano varianti tipo difesa block di dritto, oppure attacco e difesa sui settori frontali anziché diagonali.
Altra variante possibile è l'aggiunta del controtopspin da parte del difensore. Bisogna già essere però bravi per questo colpo classificato come "livello avanzato", specialmente se eseguito di rovescio. Io ad esempio non lo so fare.
Per esperienza affermo che questa tipologia di schemi partita è assai efficace e fa progredire velocemente i miei allievi.
A questo punto chiedo ai miei lettori: applicate questi schemi durante gli allenamenti? Avete degli schemi o altre varianti di schema partita attaccante/difensore da suggerirmi?
Aspetto le vostre risposte e i vostri commenti. Grazie.


17 nov 2022

Insegnare lo "spin" ai bambini

 


Insegnare tennistavolo, specialmente ai bambini, mi dà una soddisfazione particolare. 

La meraviglia o ammirazione che suscito quando riesco a fare capire qualche concetto difficile li fa esclamare: “OOH!” E qui io mi sciolgo.
Mi fa sentire il mago Silvan e il mago Zurlì, miei eroi della mia lontana giovinezza.

Prendiamo ad esempio il concetto di spin (effetto della pallina).

Non è facile insegnarlo bene, soprattutto alle bambine. Mentre ai maschi si regalano palloni da calcio appena riescono a stare in piedi sulle gambe, alle bambine il concetto di sfera rotolante è più difficile da capire. Invito quindi i genitori a regalare alle proprie figlie anche qualche pallone e qualche pallina, in modo da far loro capire questo fondamentale concetto.

La pallina da ping pong, non è infatti un punto materiale, ma una sfera piccola dal diametro 4 cm e peso di circa 3 g, ma pur sempre una sfera. 
A seconda del punto dove si colpisce, come la si colpisce e con che cosa la si colpisce  si ottengono effetti molto interessanti.

Quando ero piccolo, mi ricordo che vendevano i chewing-gum (“cicles”, si dice dalle mie parti) insieme alle “palline magiche”, ossia palline dalla gomma durissima che rimbalzano in modo molto strano e con cui perdevo delle ore giocando. Io regalavo i cicles ai miei amici e giocavo per delle ore con la palla magica. La cosa che mi affascinava di più era l’effetto che si poteva impartire; cambiava effetto ad ogni rimbalzo.

Dopo molti anni e un corso di “Meccanica razionale”  all’università ho poi capito il perché di questi rimbalzi, ma il fascino di giocare con queste palle magiche tuttora non mi è passato.

Ma torniamo alla pallina da ping pong. Alcuni bambini (maschi) basta che mi vedano una volta sola effettuare un colpo di backspin (effetto tagliato sotto effettuato tenendo aperto il piatto della racchetta, colpo secco di avambraccio) e lo ripetono senza esitazione.
Alcune bambine invece no, non c’è verso! Non capiscono e hanno estrema difficoltà a ripeterlo.

Allora ho ragionato, come posso aiutarle a farle capire? Non esiste proprio che non riesco a spiegare lo spin ad una bambina!

Mi sono inventato alcuni attrezzi e acquistato alcune cose, vedi figura qui sotto:



Prima avevo  cercato di evidenziare col  pennarello le due metà di una pallina da ping pong. Non ha funzionato, i pennarelli lasciano sempre il colore sulla gomma della racchetta e dopo pochi scambi mi trovavo rovinate sia la pallina che le gomme.
Allora ho acquistato delle palline bicolori e queste invece vanno bene. 

Fatele rotolare e rimbalzare davanti ai bambini ed otterrete il primo OOH di stupore!
Bene siamo sulla strada giusta, avete tutta la loro attenzione. Dategli la pallina bicolore, fateli giocare e fategli osservare come gira la pallina nelle diverse situazioni. 
Se poi volete esagerare date le prime nozioni di rimbalzo, forma parabolica, punto più alto della parabola senza usare la matematica, però!

Poi tirate fuori i due arnesi che ho costruito e che potrete replicare anche voi con un minimo di manualità.
Sono una palla da tennis e una pallina da ping pong su cui ho disegnato delle frecce, bucate da parte a parte con una punta di trapano e fissate tramite rondella, dado e controdado su una barra rotonda filettata diametro 3 mm. Questa sorta di “spiedino” di pallina lo farete girare davanti a loro in tutti i modi tra le mani in modo da fargli capire il concetto di spin.

Qualcuno usa anche un disco ricavato da un vecchio CD, ma il CD è un disco, non una sfera!
Avvicino poi questo attrezzo alla racchetta e gli faccio capire dove bisogna colpire la pallina per ottenere il tipo di effetto: effetto di sotto (backspin), effetto di sopra (topspin), effetto laterale (sidespin).
A questo punto siamo al secondo: OOH! e utilizzando le normali palline da ping pong gli faccio provare prima sul pavimento e poi sul tavolo finché non acquisiscono una discreta consapevolezza sia del gesto, sia del risultato.

(Tra l’altro questo attrezzo lo potrete riciclare insegnando agli adulti il concetto di inversione dello spin causato dalle gomme puntinate! Ne parlerò in altro post.)

Una fatica, ma ne è valsa la pena! Alla fine sono migliorati loro, ma sono migliorato anche io!

E poi un sorriso di un bambino compiaciuto per me non ha prezzo, lo so, mi ripeto, portate pazienza questa è una delle mie debolezze...

(P.S. I miei bambini allievi sono un po' più grandi di quello della foto di presentazione. Inizio infatti dalla quarta/quinta elementare: 9/10 anni, non prima).

Foto di copertina:Table tennis ace Jamie Myska-Buddell, aged 19 months, from Plymouth, Devon has become an overnight internet sensation after a short film was uploaded of him playing on Youtube. The video received 500,000 views in three days, and Jamie and his father have since appeared on "Good Morning America".Picture: James Dadzitis for South West News Service CREDIT: James Dadzitis for South West News Service


15 nov 2022

We Want You

 

Caro lettore/lettrice del blog e appassionati di tennistavolo. 
Siete esperti di un argomento specifico e volete contribuire alla crescita del blog?
Inviatemi una e-mail:
riccardotennistavolo@gmail.com
e io la vaglierò accuratamente. Se rispetterà la politica di privacy/copyright io la pubblicherò come post a vostro nome.

Il mio obiettivo è infatti dare spazio a tutti quelli che hanno contenuti validi da condividere. Ogni esperienza, conoscenza valida messa in condivisione è un piccolo tassello nella diffusione e miglior comprensione degli innumerevoli aspetti di questo sport.

Faccio alcuni esempi.
  • Siete esperti di materiali? Scrivete la vostra esperienza o recensione di gomme e telai.
  • Siete scienziati o ingegneri? Inviatemi delle riflessioni di scienza applicata allo sport.
  • Siete degli agonisti? Condividete le vostre idee di come gestire le partite, le tattiche che applicate quando giocate.
  • Siete dei tecnici, allenatori o maestri? Condividete qui le vostre esperienze.
  • Siete degli allievi? Scrivetemi spiegando quali sono le cose che più vi attraggono del ping-pong e che volete spiegate meglio.
  • Siete insegnanti di ginnastica? Consigliate in modo dettagliato esercizi di riscaldamento specifici e di streching pre e post allenamento.
  • Siete degli arbitri e volete mettere in evidenza qualche regolamento che vi sta a cuore oppure che suscita dubbi? Spiegate in dettaglio le vostre ragioni.

Siete dei rompipalline? Beh, voi no, state alla larga! :p

Insomma, We want you!
I vostri nomi e cognomi saranno messi in chiaro, quindi non fate i timidi e scrivetemi, scrivetemi, scrivetemi!
Grazie!
Riccardo

14 nov 2022

L’importanza del servizio nel tennistavolo

 


Il servizio è l’unico colpo del tennistavolo in cui si ha la padronanza assoluta della situazione. Chi batte decide non solo il tipo di servizio (corto, lungo, dritto, rovescio, tipo di spin), ma impone anche il tempo (può fare attendere qualche secondo in più, recuperando energie psichiche preziose).

Il servizio è quindi importantissimo nel tennistavolo moderno ed è fondamentale eseguirlo bene. Io quindi insisto molto sul servizio o più in generale sulla tattica del servizio durante le mie lezioni.

La risposta al servizio è altrettanto importante, ma ne parlerò in altro post per non sovrapporre troppi concetti.
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Senza dei servizi decenti (e risposte ai servizi), si fa poca strada in campionato regionale, figuriamoci ai livelli top.
In generale bisogna avere una buona varietà di servizi, avendo bene in mente:
a) l'effetto da imprimere sulla pallina
b) la parte della racchetta da colpire con la pallina per fare quell'effetto,
c) il possibile ritorno del servizio (per giocarsi bene la terza e la quinta palla se riuscite imporre voi il vostro gioco di attacco)

Se non avete questo schema mentale in testa, allenatevi, allenatevi e allenatevi. Quanto? Almeno 20 minuti a settimana specificatamente solo sui servizi (vi linkerò dei video di esempio qui sotto).

Chi gioca con un rovescio dominante (backhand oriented) eseguirà più naturalmente un servizio di rovescio. Chi ha un dritto dominante, userà il servizio di rovescio come variante. Inoltre in genere il servizio di rovescio permette di ritornare in posizione di attesa (stance) più centrali, quindi se si è in debito di ossigeno oppure non si è più giovanotti pronti a saltare come grilli è molto utile.

Qualche considerazione sui top player. Ma Long (giocatore completo, dritto dominante) serve raramente di rovescio. Lui ha uno schema mentale ben definito sulla base dei tre punti a)b)c), servizio pendolo o pendolo inverso tutta la vita con molte varianti ed effetti evvai...! E fa bene, visto i risultati che ha.
Quindi Ma Long è la dimostrazione che se esegui bene un tipo di servizio e sei confidente su questo perché cambiare lato della racchetta?

Faccio notare che giocatori con rovescio dominante come Zhang Jike, Fan Zhendong, Liam Pitchford usano spesso il pendolo inverso per recuperare più velocemente posizione centrale (un passetto in meno alle velocità supersoniche in cui giocano vale qualche decimo di secondo preziosissimo).
Ecco il pendolo inverso spiegato bene dal coach Alois Rosario (attenzione all'impugnatura e al fatto che Alois è mancino!):
Reverse pendulum

Ed ecco un tutorial di Liam Pitchford dal canale youtube Tabletennisdaily" (che ovviamente consiglio di seguire, sempre molto interessante):

Si possono vedere su youtube anche molti bei servizi Tomahawk centrali di Ovtcharov che è evidentemente un giocatore orientato al rovescio, proprio per mettersi velocemente nella posizione di attesa preferita.

E noi comuni mortali cosa possiamo fare? Migliorare il servizio di rovescio, per i motivi di cui sopra, cercando di esercitarsi molto.

Un bel video di riferimento è a link qui sotto:

Quality backhand serves

In cui Craig Bryant spiega bene il servizio di rovescio. Vedetelo, studiatevelo, prendete appunti e poi cercate di replicare i tre tipi di effetto:

1) effetto di sotto

2) effetto misto laterale, sotto

3) effetto misto laterale topspin.

E mantenete bassa la pallina sopra la rete, perchè se no dalla D2 in su son dolori!


E' importantissimo il punto di impatto della racchetta con la pallina, ripeto studiatevelo bene. Se non masticate l'inglese, mettete i sottotitoli automatici. 


C'è poi il tutorial di Tom Lodziak, qui sotto il link:


Backhand serve tactic


Apro una piccola parentesi. Tom è un entusiasta del tennistavolo che ha aperto una sua palestra e scuola nella magnifica cittadina di Oxford. La cosa bella è che pur non essendo un bravo giocatore, con uno stile discutibile a volte inguardabile (specialmente il dritto con due dita su un lato che esibisce con orgoglio in parecchi suoi video e che nemmeno più all'oratorio..!) si mette di impegno e crea dei video interessanti,specie con l'aiuto di alcuni suoi amici professionisti o ex.

Inoltre le riprese sono chiare e il suo inglese molto comprensibile.Il suo canale è tra i più seguiti sul tennistavolo.

Ha un mucchio di pazienza ad insegnare e ha il merito di avviare al ping pong molti principianti e anche persone con disabilità.

Inoltre lui stesso ammette i suoi limiti, non si dà mai delle arie.


In UK c'è una marea di persone che avendo l'opportunità e i giusti spazi giocherebbe volentieri a ping pong. Lui l'ha capito e sfrutta la sua occasione e ci campa pure. Forse anche in Italia qualcuno potrebbe fare la stessa cosa, perchè secondo me gli spazi e gli utenti ci sarebbero.


A me Tom è molto simpatico e lo considero davvero una fonte di ispirazione (se gli perdoniamo però l'impugnatura di dritto e altre evidenti brutture. Lui insegna agli allievi la giusta impugnatura; il problema è che da piccolo ha imparato così e non cambierà più). Quando poi i suoi allievi si eleveranno un pochino passeranno poi ad un altro coach, ma iniziare con Tom è molto divertente e stimolante.

Quindi Tom è la dimostrazione che con entusiasmo e buona volontà si possono fare cose molto buone per la diffusione del tennistavolo senza per questo essere dei giocatori eccelsi o campioni. Chiudo la parentesi.


Nel video in questione Tom propone di concentrarsi specialmente su due varianti del servizio di rovescio: corto side backspin sul dritto angolato dell'avversario e lungo topspin sul rovescio.

A suo vantaggio porta una serie di punti realizzati sulla terza/quinta palla come esempio.

La sua esecuzione anche qui non è impeccabile: esagera il movimento di spalla, usa poco il polso e soprattutto alza in modo un po' esagerato la  gamba sinistra per darsi un certo quale slancio aggiuntivo.

Ma non importa, prendete il meglio di cosa propone e ragioniamo sulla sua tattica. Il motivo principale è che con questo tipo di servizio si è molto più pronti a tornare in posizione di attesa e quindi più veloce ad attaccare.

Se si riesce a partire dalla stessa posizione e variare all'ultimo il tocco decisivo che determina il tipo di servizio, molti avversari possono rimanere sorpresi e quindi sbagliare o rispondere debolmente.

Gli avversari che fa vedere, "sue vittime sacrificabili", non sono dei fulmini di guerra, lui lo ammette e alla fine fa anche vedere che certe volte lo sgamano e gli rompono il "giochino".

Propone anche delle varianti di posizione e spin interessanti per i giocatori di quinta/sesta categoria. Infatti la varietà nei servizi è la chiave  per migliorare ogni tipo di servizio, non solo di rovescio.

Concludo quindi affermando che questo è  un video che depurato da alcuni  evidenti errori di stile, può risultare utile a molti principianti evoluti e giocatori di livello medio/basso.


13 nov 2022

Un allenamento tra Mima Ito e Sun Yingsha ("TrainingWith 2")

 

Continuo la serie TrainingWith presentandovi questo allenamento tra le due campionesse (entrambe nate nel 2000):
Mima Ito, setup: Telaio: Nittaku Acoustic Carbon, Dritto:Nittaku Fastarc G-1: Rovescio: Nittaku Moristo SP
Sun Yingsha setup: Telaio: Stiga Carbonado 45, Dritto liscia N.D., Rovescio: N.D.

Qui il link al video completo su youtube:


(ringrazio il canale youtube: MALONG Fanmade Channel che lo ha messo in rete)

Hanno caratteristiche corporali diverse, molto più minuta e leggera Mima Ito, ma soprattutto due rovesci completamenti diversi: bloccatrice d’attacco la giapponese che usa la puntinata corta sul rovescio, impostazione attaccante classica, dritto dominante, la cinese.


Il video è un allenamento completo tra di loro in occasione della coppa del mondo del 2020, quindi due atlete allora ventenni. Il video dura oltre un’ora e solo i veri appassionati potranno sorbirselo tutto. Per i tecnici come me è una vera manna.


Quello che evidenzio è:


-Le atlete si divertono. Sembra banale, ma qui parliamo di professionisti e quando capita che in altri sport due atleti top di squadre e nazionalità diverse, in eterna competizione si allenino insieme e si divertano per giunta?, Si capita, ma raramente, ad esempio nel tennis.


-Il riscaldamento parte inizialmente da schemi ben determinati per poi aggiungere via via componenti casuali di gioco libero e finire con alternanza di servizi tipo partita. Interessante vero? Impostate così un allenamento? Prendiamo appunti e idee per allenamenti più intensi ed efficaci.


-Si prendono momenti di pausa lunghi. Si allenano ad altissima intensità per momenti brevi, poi si prendono le giuste pause tra gli scambi. Non ho fatto i conti, ma direi che in un’ora di allenamento si riposano la metà del tempo. Quindi: intensità e giuste pause, per recuperare certo, respirare (a quelle velocità si gioca quasi in apnea) ma anche per riflettere, rielaborare, scambiarsi opinioni e consigli. La mente di un campione è sempre in movimento.


-La partita o schema simile partita eventualmente solo alla fine. Gli allenamenti devono essere così: intensi e funzionali a migliorare i propri colpi specialmente quelli più deboli con schemi e ripetizioni funzionali allo scopo.


Verso la metà del video circa si inizia a fare sul serio. I top arrotati vengono allenati principalmente da Sun. Sun decisamente meglio della giapponese, perché ovviamente è il suo gioco.


-I colpi che si sbagliano come prosecuzione delle giocate libere vengono ripetuti almeno due volte per correggersi.


-Si provano i servizi e le aperture su palla tagliata. Questa fase è la più lunga e interessante (per me e per lo scopo di questa discussione). Inizia Sun: servizio, risposta sul rovescio, apertura di rovescio, libero. Interessante, notevole il lavoro di compensazione di Sun, nonostante si trovi spesso in ritardo sulla terza palla, riesce a controllarla spostandosi indietro con la schiena pur tuttavia rimanendo composta ed efficace. Non c’è storia, solo i campioni riescono a rimediare così a dei ritardi di ritorno in posizione.


Mima allena di meno lo schema di apertura, si va quindi direttamente alle serie di servizi alternati per parte con schema partita. Il servizio di Ima a qualcuno può piacere, a me non fa impazzire. Se si supera la finta iniziale fatta di movimenti sinuosi quel che rimane non è eccezionalmente difficile da gestire (per una come Sun, ovvio; uno come me le butterebbe tutte fuori o in rete...).


-Quando Mima si scatena sui blocchi e sugli anticipi, impossibile ribattere. E’ il suo gioco esaltato dall'uso della puntinata corta. Mima è lo struzzo Bip Bip che mette la freccia e supera Sun che al confronto sembra Willy il coyote.


-Mima Ito pare muoversi su un cuscino d’aria, è in perenne movimento sui piedi, praticamente non sta mai ferma, pronta a posizionarsi in modo per lei ottimale. Ha un colpo di rovescio secco molto di anticipo, movimento molto diverso dallo stile della Sun Yingsha che è più classica. Mima non usa il puntino corto per confondere le idee alle avversarie, ma perché è funzionale al suo gioco. Si parla di gioco femminile, ma qui non ci sono trucchi, solo tecnica pura.


Le differenze del colpo sono quindi nette perché diverso è lo stile di gioco, diverse le gomme. Entrambe hanno uno stile ben definito, in funzione del quale hanno scelto le gomme migliori per esprimerlo.


N.B.: Prima si imposta lo stile di gioco e in base a questo si decidono i materiali. Non viceversa.


-Durante l’allenamento del rovescio capita che Sun cerchi più spesso il dritto della giapponese. Questa aggiunta di componente casuale del dritto è voluta (a questi livelli non si sbaglia quasi mai), potrebbe essere una richiesta specifica di Mima, il cui dritto è meno potente della cinese e quindi necessita di più allenamento.


Nella transizione rovescio/dritto/rovescio la cinese è infatti più efficace (su questo ci torno poi alla fine con una domanda per voi lettori).


In funzione dell’argomento di questa discussione ho quindi selezionato e messo sulla cartella condivisa due brevissimi significativi estratti (cliccare sui link qui sotto per accedere ai file su Google Drive):


Allenamento rovescio Ima-Sun



Considerazione finale:

Il gioco di Mima basato sull’anticipo di rovescio funziona molto bene, però se l’avversaria ribatte sul suo dritto, finisce molte volte in ritardo.

Seguite il mio ragionamento: dovendo anticipare col rovescio, finisce a giocare molto vicino al tavolo; nella transizione rovescio/dritto deve essere molto svelta a recuperare posizione: se rimane anche solo un decimo di secondo indietro il suo dritto viene penalizzato ed è decisamente meno efficace del suo rovescio.


Sun è più equilibrata, è un’attaccante classica “looper”, anticipa di meno, però almeno a mio avviso nel complesso più completa nel gioco e alla fine più efficace (ed effettivamente vince di più).


Cosa ne pensate voi di questa mia ultima riflessione? 

Aspetto i vostri commenti.


P.S (date un’occhiata al video completo su youtube. In alto a destra si allenano sparring/donna. A partire dal minuto 60 si vede un allenatore che inizia lo scambio e richiede l’apertura di rovescio della giocatrice. Interessante vero? Spesso in questi video ci sono altri campioni che si allenano e dare un’occhiata anche alle riprese fuori centro non fa male, anzi!)    


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