8 nov 2022

Migliorare l'apertura di rovescio (1)

Ho studiato per un po’ di tempo con diversi maestri dal vivo e tramite video anche su canali a pagamento il problema del “braccino corto” di rovescio che prima o poi frena quasi tutti e che tutti vorrebbero risolvere.

Considero questo un argomento fondamentale e pertanto questo è solo il primo di una serie sull'argomento. Mi raccomando sul blog cercate di seguire gli aggiornamenti e i post collegati.

Vediamo un po’ di mettere ordine. Tipicamente il rovescio nella maggior parte dei casi è meno allenato rispetto al dritto (parlo da un punto di vista di attaccante di dritto dominante). Per chiudere il punto si usa preferibilmente il dritto. Col tempo si prende l’abitudine di spostarsi dalla parte del tavolo favorevole al dritto e finché si è giovani il gioco vale la candela. Quando l’età e i chili avanzano, si inizia a rimanere spiazzati perché non c’è più fiato e gambe, quindi si inizia a capire che forse sarebbe stato meglio sviluppare prima un buon rovescio e mantenere una posizione più centrale anche solo per limitare gli spostamenti, risparmiare il fiato, ma soprattutto non presentare un evidente punto debole all’avversario.
Vi ritrovate in questa situazione? Bene continuiamo. Avete già raggiunto una consapevolezza importante. Come si rimedia? Con la tecnica ovvio, ma soprattutto facendo degli allenamenti mirati allo sviluppo del gioco di rovescio. Pena rimanere incatenati al taglio da sotto difensivo che dalla D2 in su vi farà perdere la maggior parte delle partite.

Senza allenamenti specifici non si va lontano. Perché quindi non si fanno questi allenamenti specifici? Perchè non vi è venuto in mente? Perché nessuno ve l’aveva suggerito prima?

Vi allenate tipicamente due giorni la settimana intensivi. Ebbene quanto tempo vi dedicate allo sviluppo del gioco di apertura di rovescio? Fate i soliti scambi lunghi incrociati oppure fate qualcos’altro?
Vero che iniziate prima possibile a fare partite durante gli allenamenti per divertirvi? Peccato che in partita l’obiettivo è vincere, quindi non forzerete quasi mai i colpi nuovi e più temerari, ma giocherete conservativi e in questo modo il vostro rovescio non migliora. Se continuerete così, non migliorerete mai. Bisogna avere il metodo.

Dedicate almeno quattro mesi ad allenarvi specialmente (non dico solo, dico specialmente!) sul rovescio con un compagno seguendo gli schemi proposti, riducendo il tempo che dedicate di solito alle partite e poi riportate nei commenti qui sotto i vostri progressi nell’apertura di rovescio, se volete.

In allegato trovate il link a due schemi utili che ho portato nella nostra palestra. Questo è solo l’inizio di un percorso che porta a liberarvi dalla paura di osare di rovescio, ovvio che c’è dell’altro in sviluppo e preparazione, ma è un inizio nella giusta direzione.
Entrambi i video derivano da TTEDGE (https://ttedge.com/).
Ecco il link per scaricarli dal mio Google Drive:


Consigli tecnici per impostare una buona apertura di rovescio:

1) Mantenere il gomito alto sin dall’inizio dell’azione. Quanto alto? Dipende da ciascuno di voi, io non uso il metro da sarto per queste cose, osservate bene il video e cercate di replicare l’azione tutta.

2) Acquistare potenza da tutto il corpo non solo dal leverismo braccio-avambraccio-spalla. Ricordare che una buona azione parte dalla posizione dei piedi e poi da lì si estende alle altri parti del corpo.

3) posizione centrale partire con la racchetta molto vicina allo stomaco, posizione del corpo leggermente flessa in avanti (non indietro!), ginocchia piegate.

4) Fare da fulcro (pivot) sul gomito senza spingerlo in avanti, e far ruotare l’avambraccio

5) Preferibilmente con la parte superiore della racchetta impostare la rotazione della racchetta dal basso verso l’alto impattando la pallina cercando di imprimere una rotazione superiore. Maggiore è l’effetto inferiore da contrastare, maggiore è la rotazione (anche aiutandosi col polso) che bisogna imprimere alla palla

6) Finire il movimento con la racchetta abbastanza in alto sopra la testa cercando di non limitare l’azione di rotazione.

7) Si finisce l’azione di apertura col corpo flesso in avanti, ma pronto a recuperare velocemente la posizione di attesa.

Esame tecnico dei due video.

L’audio è in inglese, vi facilito nella comprensione.

Schema 01:

Il punto chiave è far lavorare il cervello velocemente per riconoscere in modo automatico tipo e qualità dell’effetto che arriva. Con l’effetto inferiore che arriva bisogna ruotare partendo da una posizione più bassa della racchetta; con effetto superiore si esegue il colpo come se fosse uno scambio teso e la rotazione sarà meno accentuata. Concetto analogo al topspin di dritto, ovvio.

Durante l’esercizio non bisogna far fare continuamente lo stesso movimento, ma variare in modo da creare le situazioni di una partita reale. Notate come l’allenatore cambia spesso l’effetto alle palline che lancia, non le lancia tutte uguali.

IMPORTANTE: i cesti di palle tutte uguali lanciate allo stesso modo sempre con lo stesso effetto non sono così efficaci! Variare il più possibile le palle lanciate per allenare la reazione diversa dell’allievo ai diversi effetti.

Schema 02:

Allenatore: cesto, si inizia con taglio lungo sul rovescio

Allievo: restituisce un taglio

Allenatore: taglia sul rovescio o sul dritto (la componente casuale è essenziale!)

Allievo: esegue topspin

Col tempo abituare l’allievo ad aprire anche su palle corte andando a trovare e far riconoscere il limite.

Osservate bene il movimento e le posizioni

Errori da non fare, stare particolarmente attenti a:

-Evitare di partire da racchetta troppo bassa sotto il tavolo

-Curare la rotazione del corpo, specialmente nell’esecuzione del topspin di dritto

-Non esagerare finendo troppo in alto col braccio.

Filmatevi o fatevi filmare durante gli esercizi e a posteriori giudicatevi senza pietà e cercate di migliorarvi correggendo di volta in volta i movimenti e le posizioni. Cercate di capire dove sbagliate e rimediate.

Siete anche voi deboli di rovescio? Come riuscite a risolvere una situazione di blocco psicologico che vi costringe al palleggio di rovescio prolungato durante una partita? Continuare ad osare in partita dopo due rovesci finiti in rete?

Leggerò con molto interesse le vostre esperienze in merito.
Grazie per l’attenzione.
(N.B. Questa discussione continua ai link qui sotto:

R.


2 commenti:

  1. Indipendentemente dallo schema, una delle cose più importanti è la ricerca del timing corretto, concentrarsi sul aver finito tutto il movimento di preparazione del colpo prima che la pallina rimbalzi sul nostro lato del tavolo aggiunge un grande contributo non solo alla riuscita del singolo colpo e alla sua qualità ma anche al concatenarsi con il colpo successivo.

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    Risposte
    1. Ottimo commento, grazie Anonimo. Questo mi ha dato modo di creare un post sul significato: "Timing".
      Il "Timing" questo sconosciuto.
      Se siete interessati alla Fisica, quello è un post per voi! ;)

      Elimina

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