28 set 2022

Guide alle scelte dei materiali (telai e gomme)

Mi sono messo nei panni di un tipico principiante o giocatore intermedio che vorrebbe provare delle combinazioni telai+gomme o semplicemente classificare e capire se quello che sta usando è coerente con il proprio stile di gioco. Sovente alcuni miei allievi principianti mi chiedono consigli sui materiali e quindi ho cercato qualche buona sintesi su internet in modo da rispondere in modo preciso ed efficace e risolvere i dubbi.

Sul sito Effepi Sport di Giusepppe Pagano:
ho trovato una serie di indicazioni. Cliccate sul link sopra per accedere al sito.

Ho preso e salvato dallo stesso sito altri file utili che per comodità dei lettori rendo disponibili e scaricabili direttamente dal mio Google drive. In certi casi il sistema vi chiederà di verificare che non siete un robot facendovi risolvere dei quiz grafici. Qualora non riusciste ad accedere ai file, inviatemi una mail di richiesta e io vi invierò direttamente questi file.




Mi sembrano indicazioni molto sensate. Non si entra nei dettagli specifici delle caratteristiche più particolari da esperti, ma penso che questi consigli che ho riunito in linea di massima possono essere molto utili per i principianti e per chi vuole iniziare a capirci qualcosa nelle infinite possibili combinazioni tra telai e gomme.
Nelle tabelle allegate non ci sono tutti i possibili telai, né tutte le gomme, e ovviamente si è liberi di cercare e acquistare tutti i materiali che si vogliono dove si vuole, tuttavia queste guide ripeto possono servire a fare dei ragionamenti in base al tipo di gioco, a capire se ci possono essere alternative o anche solo per convicersi ancora meglio che le scelte che sono state fatte sono coerenti con il proprio stile di gioco.
Ma anche, come nel mio caso, a dare dei modesti consigli agli allievi o amici che mi chiedono o che arrivano con racchette già assemblate da altri e che vorrebbero cambiare per provare altro.
Non sono di certo un sostenitore del: "cambia materiali per migliorare il gioco", però un minimo di basi bisogna averle e questa mi sembra una buona partenza.

Ho anche ipotizzato delle tipiche combinazioni di telai (T1, T2, T3 con gomme G1, G2, G3) che sono tra le più utilizzate nel caso di giocatori attaccanti senza peraltro suggerirne nessuna in particolare.
La combinazione che uso io attualmente è T3 (Donic New Impuls 6.5) con G2 sul dritto (Donic Acuda S2, medium, 1.8 mm) e G2 sul rovescio (Donic Acuda S2, medium, 1.8 mm).

Anche Pingmaster è un ottimo sito di riferimento e come Effepi vende materiali.

Pingmaster ha messo un po' nascosta nel sito una guida utile, dizionario, stili di gioco ecc...

Riuscite a capire le tabelle, i contenuti delle guide, sigle ecc..? Sono coerenti le scelte che fin qui avete fatto sui materiali con il vostro stile di gioco?
Avete ulteriori considerazioni da aggiungere?

Se ritenete utile, potreste fare un favore ai potenziali interessati rispondendo al post indicando:
a) Il vostro stile di gioco
b) La combinazione telaio + gomme che usate attualmente, utilizzando la codifica qui proposta (T1, T2...; G1, G2... ecc...). Nel caso in cui non troviate i vostri materiali nelle guide qui allegate, cercate di attribuire comunque il codice corretto estrapolandolo dalla banca dati di revspin:
https://revspin.net/
c) Spiegare come siete arrivati alla vostra scelta e i passaggi che avete fatto nel tempo
d) Note utili per capire come vi trovate.

Questione di rispetto



Come sapete io insegno tennistavolo soprattutto ai ragazzini, cosa che mi rende molto orgoglioso. Un po' come il contadino che butta i semi e aspetta il raccolto, a me piace poi vedere se chi ho formato poi diventa un buon giocatore nel tempo. O anche una brava persona, cosa ancora più importante.

Una delle prime cose che insegno è il rispetto dell'avversario e naturalmente la classica stretta di mano dopo la partita (in tempi non covid).
Lungi da me essere stucchevole; prego continuate nella lettura.

Forse avete visto la finale del salto in alto a Tokio nel 2021 con l'oro a pari merito di Tamberi e Barshim, due campioni che rimarranno nella storia dell'atletica e dell'olimpiade perché oltre ad essere due campioni nella loro disciplina, lo sono anche per quell'altro che trasmettono.
In un'intervista letta in quel periodo a Barshim, riporto qui un suo pensiero:"Non mi importa di dove sei, la tua religione, la tua origine; quando gareggiamo siamo uniti come una famiglia. Salto con persone che non conosco, che non parlano la mia lingua, eppure abbiamo rispetto. Lo sport è un bel posto in cui stare."
Questa magnifica dichiarazione, rileggetela più volte, racchiude l'essenza di molti bei concetti sia di vita, sia di sport e difficilmente riuscirete ad esprimerli tutti utilizzando meno parole di queste.

Non importa quindi se giocate in ultima categoria, nell'ultima squadra ultima in classifica o siate campioni olimpici; chiunque abbiate davanti per arrivare lì ha fatto sacrifici, ha dedicato tempo e si è impegnato in una pratica onesta, pulita e salutare. Per questo merita il nostro rispetto e noi stessi meritiamo il suo. E questo è valido in tutti gli sport, ma non solo!

Se riusciremo, noi tecnici, a insegnare ai nostri allievi il rispetto per gli avversari e a far meritare questo rispetto, forse contribuiremo a rendere il mondo un posto migliore.


Gestire lo stress e tecniche di allenamento mentale

 


Capita a tutti che prima di una sfida importante ci si senta nervosi e ansiosi.
Un po' di tensione è costruttiva e aiuta, ma quando è eccessiva e supera una certa soglia può creare grossi problemi durante la prestazione sportiva (cliccare sul grafico e studiarlo può aiutare a capire il concetto).
In questo post scrivo quello succede a me prima di incontri di campionato e che cosa faccio per ridurre lo stress.
1) Spesso dormo male la notte prima perchè mi viene l'ansia da prestazione (cosa comune a tutti).
2) Cerco di mangiare leggero: riso in bianco è la mia dieta preferita almeno due ore prima della partita, di solito la sera. Mai mangiare pesante o troppo vicino all'ora della partita.
3) Cerco di ritagliarmi almeno mezz'ora di quiete assoluta nel pomeriggio/sera pre-gara. Non pensare a niente, se mi riesce, mi assopisco e schiaccio un pisolino se posso e sono libero.
4) Riflettere sui miei punti di forza e punti deboli. In altra discussione spiegherò cosa scrivo su un quaderno di me e dei miei avversari che magari ho già incontrato in passato. Ho delle schede molto accurate in proposito.
5) Un'ora prima della partita mi figuro mentalmente di giocare e di prendere a pallate i miei avversari con i miei colpi migliori (non scherzo!).
6) Ripasso mentalmente i miei schemi di attacco: terza e quinta palla.
7) Bere molto prima e durante la partita. Se durante la partita sono in difficoltà chiedo un break veloce per bere o per asciugarmi il sudore, ogni sei punti è lecito:"fa caldo".
8) Respirare tra i punti. Molti si dimenticano di respirare e giocano in apnea. Sbagliatissimo.
9) Prendetevi il vostro tempo e anzi ritardate un pochino, se vi riesce, prima del servizio; ad esempio (guardatevi i video del servizio di Nadal, lo so gioca a tennis, ma il concetto è uguale).
10) Usate una frase quando sparate a casaccio e perdete punti (la mia: "la potenza è nulla senza il controllo", me la tatuerei sulla mano, ma io odio i tatuaggi...).
11) Prima dell'incontro fate due frasi ed un sorriso con l'avversario durante il riscaldamento per diminuire la tensione: "Ehi come va? Da quanto giochi? Spero che le retine che prendi in riscaldamento non le prenderai durante la partita, ecc... Qui la faccia tosta conta molto. Non faccio né dico nulla che possa offenderlo, io sono un giocatore corretto, su questo non ci sono dubbi...
12) Salutare sempre l'arbitro e tenerlo in considerazione dall'inizio alla fine.
13) Pensare al punto e solo al punto presente o al massimo al successivo. Mai pensare al punto precedente sbagliato se no vi incartate. Ai punti sbagliati penserete alla fine dell'incontro (e compilerete il foglio con le impressioni, vedi punto 4).
14) Le pulsazioni aumentano naturalmente, prima e durante l'incontro. E' l'adrenalina che scorre nelle vene. Fatela fluire, è una sensazione bellissima...! Tanto non potete farci nulla. Usate un cardiofrequenzimetro da polso (io ho un polar) che uso solo durante gli allenamenti e mi abituo a riconoscere i picchi e respirare. Prendo un break e faccio esercizi di respirazione durante il cambio di servizio per tenere bassi i battiti.
15) Portarsi sempre almeno una banana contiene potassio) e qualche zolletta di zucchero. Servono ad evitare i crampi e a compensare dei cali glicemici che possono capitare durante le partite che si prolungano fino a tarda sera.

Quali sono le vostre tecniche di gestione dello stress e di allenamento mentale prima delle partita? Se avete voglia di condividerle lasciate un commento a questo post. Grazie.

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Approfondimento sul punto 15) zolletta di zucchero

Su questo punto ho ricevuto un commento su Facebook di Pier Offredi, un atleta di Milano, società Aquile Azzurre che riporto qui come spunto di approfondimento. 
Pier gestisce una pagina facebook:
e un sito:

Consiglio a tutti i miei lettori appassionati di tennistavolo di seguire Pier.

(Ringrazio inoltre Pier per aver concesso l'autorizzazione a riportare su questo mio blog le sue osservazioni)

Scrive Pier:
"Come tutti i carboidrati di rapida assimilazione, se ingeriamo zucchero il livello di glucosio nel sangue aumenta rapidamente. L’innalzamento del glucosio attiva la produzione dell’insulina, con lo scopo di livellare i valori di glucosio e riportarli nella norma.

L’azione dell’insulina spinge l’organismo ad utilizzare i carboidrati deprimendo l’ utilizzo degli acidi grassi (Il cui utilizzo è indispensabile). Inoltre sotto sforzo, i sistemi di controllo della glicemia ritardano il rilascio dell’ ormone antagonista (glucagone) che al contrario permette l’ utilizzo degli acidi grassi.

In queste condizioni, l’organismo deve ricorrere a scorte di glicogeno anziché alle riserve di acidi grassi, per cui le riserve di glicogeno vengono esaurite velocemente, proprio a causa dello zucchero ingerito, che pensavamo ci potesse garantire una maggiore resistenza e durata allo sforzo!

Il risultato è che il rendimento e la resistenza diminuiscono. Oggi si utilizzano carboidrati di diversa origine, che vengono trasportati nel circolo con diversi meccanismi (glucosio, fruttosio, maltodestrine, galattosio ecc.).

Negli ultimi minuti di una corsa ciclistica o di una maratona gli atleti assumono solo una bustina di maltodestrine, perchè lo zucchero semplice aumenta la formazione di glicogeno a spese del glucosio, abbassando così il glucosio presente nel sangue e quindi è contoproducente anche nell'immediato.

Questo vale per tutti, essendo un banale effetto fisiologico, scoperto purtroppo dopo che nella nostra infanzia di hanno rimpinzato di zollette...

In situazione di stress agonistico anche la bustina di zucchero può avere un effetto psicologico (placebo) e soprattutto l'adrenalina è un doping naturale che può far superare crampi e fatica"

La mia risposta:

Grazie per la precisazione. Io ho semplicemente raccontato la mia esperienza personale nel corso di un tiratissimo incontro lo scorso mese di ottobre in cui mi sono sopravvenuti crampi, oltre ad aver fame ero in vantaggio ma rischiavo di perdere. Alberto Selmi molto corretto, che ringrazio doppiamente perché referente dei miei avversari, mi ha regalato una bustina di zucchero, ho recuperato e vinto. Per me ha funzionato, forse per altri no, come giustamente tu Pier osservi. Alcuni consigli sono validi in generale, altri no come questo; ad esempio per un giocatore diabetico avrei dubbi a consigliarlo.


A questo punto sarebbe utile sentire altre opinioni di altri agonisti. Ricorrete a zucchero o altre preparazioni durante le partite? Aspettiamo i vostri commenti, grazie


P.S. Soprattutto l'importante è: Basta che funzioni!

(Questo tra l'altro è il titolo di un film di Woody Allen del 2009, uno dei miei registi preferiti, vedetelo se ancora non l'avete fatto)




Si può migliorare? Prima fase: riconoscere i propri difetti



Per migliorare nel tennistavolo, secondo il mio parere  bisogna innanzitutto mettersi allo specchio (meglio ancora usare una telecamera) e capire i propri errori soprattutto durante le partite.


Io uso un treppiede fotografico, un attacco a vite porta-smartphone, smartphone, applicazione usata qualsiasi (basta impostare la risoluzione video come SD 480p, registrare come file tipo mp4) e poi tanta pazienza a rivedersi.


Per quanto un valido tecnico ti dia consigli, nulla è più utile di rivedersi e verificare l’ideale pongistico che uno ha in testa con il video di se stesso che stenta nei colpi.

Segnarsi i colpi sbagliati maggiormente e cercare di capirne il motivo. Bisogna scrivere i propri errori, proprio così, scrivere, e rileggersi spesso, in modo da aver sempre presente la situazione. Parlarne con il proprio allenatore o tecnico o chi ne sa più di noi e lavorarci sopra. Insieme.

Il processo di miglioramento continuo parte dalla consapevolezza dei propri errori. Se lavori coi giapponesi (e io ci ho lavorato nella mia professione in campo automobilistico, non parlo per sentito dire) questi hanno una consapevolezza maniacale di questo concetto. “Miglioramento continuo”, “Qualità totale” .


Tutto si può migliorare, riconoscendo i propri difetti. 


Inizio io scrivendo qui i miei punti deboli, quelli cioè che mi riescono meno bene rispetto al resto.

-Apertura di rovescio (ho il braccino corto in partita! Oso poco);

-Rovescio in generale è meno buono che il dritto

-Top spin di rovescio

-Flick (sia di dritto che di rovescio)

-Palleggio tagliato di dritto (forehand push)


Ci sto lavorando da un po', soprattutto con i consigli di altri allenatori e maestri sto lentamente migliorando, ma ci vuole molto tempo e applicazione.


In altri post darò dei suggerimenti su come allenarsi in modo specifico per migliorare i propri punti deboli.


Poi ovviamente tutti, anche i giocatori di A1 possono sempre migliorare in:


-Servizio con camuffamento, o disguise (se ci riuscite, io non ci riesco proprio, occorre una pazienza e capacità superiori a camuffare bene un Servizio);


-Risposta al Servizio (bisogna saper leggere bene il servizio impresso dall'avversario; io ogni tanto mi distraggo e mando la pallina inesorabilmente in tribuna...).


Ok adesso sapete i miei punti deboli e mi batterete se mi incontrerete oggi, ma dovrete sudarvela perché io non mollo mai...!


Allora se vi piacciono queste mie considerazioni, provate a scrivere nei commenti a questo post qui sotto i vostri errori/punti deboli tipici che fate in una partita di tennistavolo perché ne avete, vero? O siete tutti dei fenomeni?


Racchetta di legno regalata con confezione di datteri




Ebbene si sono così "maturo" che quando ero piccolo (fine anni 60, inizio 70 del secolo scorso) compravamo per poche lire delle confezioni di datteri che erano distribuiti a raggiera su una racchetta di legno. Si avete letto bene, racchetta nuda di ping pong! Si compravano i deliziosi datteri, si divoravano prima possibile per accedere alla racchetta e prendersene possesso e poi sfidare ad interminabili partite gli amici, con o senza tavolo, o magari sul tavolo della cucina con una retina raffazzonata posta in mezzo, o altri modi disdicevoli ma uno più divertente dell'altro.

Quando uno inizia così e all'epoca eravamo tutti così, (almeno quelli frequentati da me) cosa volete che pensi degli infiniti tipi di gomme e telai che ci sono adesso, dieci lustri dopo i miei indimenticabili inizi?

Ebbene si, iniziando dal pezzo di legno nudo, siamo passati al sughero su entrambe le facciate, poi al foglio di cartavetro incollato alla belle e meglio e poi alla puntinata corta senza gommapiuma. Plastica rossa incollata col bostik o altre colle oggi illegali. La pallina di celluloide colpita dalla racchetta puntinata anziché un TAK TAK sordo, faceva TOK TOK, appena passabile.

Inizio anni 70, con qualche soldino della paghetta messo da parte mi comprai la prima racchetta assemblata “Franco Tognolini” con 2 gomme lisce e gommapiuma. Con questa racchetta giocai fino a fare invecchiare e “cristallizzare” le gomme, pensate un po’...
Poi mi comprai una prima Stiga DOER preassemblata all round, sempre due gomme lisce con cui imparai il top spin di dritto grazie alla lettura del libro: “Il ping pong, autore Aldo Izzo, 1975”.

E arriviamo alla fine degli anni '70, gioco su tavoli di legno auto-costruiti in cortile dalla mia banda di ragazzi, rubando il legno dai cantieri delle case in costruzione nella periferia di Torino.
Poi pausa di 35 anni nel gioco serio, causa (non galera, come qualcuno sta pensando), ma studio, prima al Liceo e poi all’università e poi lavoro spesso in trasferta. 

E ripresa del gioco serio, molto più serio ,a partire dal 2017 con svolta e cambio di vita annessi. E finalmente racchette specifiche assemblate con gomme lisce e varie puntinate, ecc... di mio gradimento (quelle puntinate e antispin le passo ai miei avversari durante alcune sessioni speciali di allenamento così imparo a giocarci contro, io per adesso non le uso).

Torniamo alle gomme e ai telai evolutisi molto in questi 50 anni. Cosa ne penso.
Ne penso come Marcovaldo; “furto in pasticceria” racconto di Italo Calvino che rendo disponibile al link sotto:

Una goduria entrarci e iniziare ad assaggiare tutte queste paste, poi capisci che è meglio gustarne solo poche, altrimenti si fa indigestione e non si apprezzano più.

Manuali tennistavolo di riferimento

 



Allego alcuni file liberamente reperibili in rete e che contengono materiale utile di riferimento per i cultori del tennistavolo.

Magari la prossima volta vi dico quali altri sono i miei riferimenti su Internet, compresi i canali youtube preferiti. Per adesso mi limito ai manuali.

Condivido quindi materiale spero utile, liberamente reperibile in rete e divulgabile senza fini di lucro. Ovviamente i libri di vari autori che ho acquistato personalmente o altro materiale protetto dai diritti non li posso condividere liberamente come questi in elenco. Ma già questi qui sotto sono un buon inizio  sufficiente per un principiante che vuole iniziare a documentarsi e studiare.

Dunque partiamo dalle basi.
1) Appunti di tennistavolo e terminologia è un libretto che fornisco ai miei allievi. Link:

2) Regole gioco tennistavolo. Link:

Regole gioco tennistavolo

3) Instructor guide to table tennis (in inglese), materiale divulgativo utile per tutti, non solo tecnici o allenatori utile anche per imparare terminologia specifica in inglese. Link:

4) Quaderni di tennistavolo, Testo un po' datato di qualche anno fa, ma valido, autori Pettinelli-Ubaldi

5) Anche questo testo un po' datato, ma supervalido se si cercano spunti utili per tecnica e allenamenti efficaci, La tecnica del tennistavolo, autore Migliarini

6) Guida ai materiali e tecniche di gioco del tennistavolo, è un'ottima guida di pingmaster, liberamente scaricabile sul suo sito dedicato alla vendita di materiale. Pingmaster è uno dei venditori di riferimento in Italia, io stesso acquisto sul suo sito parte del materiale che mi serve. Per comodità lo potrete trovare anche al link qui sotto:

7) Regolamento tecnico di gioco, contenente le regole del tennistavolo, reperibile sul sito della FITET:

Se questa discussione vi piacerà, mi riservo di allungare la lista in futuro.

Mi piacerebbe che altri utenti che mi seguono possano dare link ad altra utile documentazione reperibile liberamente in rete (e senza violare le leggi del copyright) rispondendo a questo post.

Scegliere la racchetta

 

Voglio dare un consiglio a tutti i principianti e medi giocatori diciamo sesta/quinta categoria. Da tecnico di primo livello mi hanno insegnato che è bene non intestardirsi troppo sulla scelta dei materiali; non pensare che cambiando telaio e gomme il proprio gioco abbia una svolta e si passi velocemente a risultati strabilianti. Un errore comune è dare troppa importanza al materiale (telaio e gomme). Sto limitandomi per adesso a chi sceglie di giocare con gomme lisce, per le puntinate e antispin è un'altro discorso, chi arriva a queste scelte di solito ha già le idee chiare, magari ne parlerò un'altra volta.

Un principiante magari va da Decathlon e prende una racchetta pre-assemblata che costa 20 euro. Va bene per iniziare. Consiglio di fare qualche allenamento con qualcuno più esperto e capire le sensazioni, magari si scambia la racchetta e si iniziano a vedere le differenze: peso della racchetta, velocità della pallina, effetto.

NOTA BENE:

RACCHETTA PERSONALIZZATA=ACQUISTARE TELAIO E GOMME SEPARATI APPROVATI ITTF. INCOLLARE QUINDI LE DUE GOMME SUL TELAIO CON COLLA REGOLAMENTARE A BASE D'ACQUA (VIETATI I COMPOSTI ORGANICI).

RACCHETTA PRE-ASSEMBLATA= ACQUISTARE UNA RACCHETTA GIA' PRONTA ALL'USO CON TELAIO E GOMME SCELTE DAL PRODUTTORE. 

ALCUNE DELLE PRE-ASSEMBLATE NON SONO OMOLOGATE ITTF E QUINDI NON SI POSSONO UTILIZZARE NEI TORNEI UFFICIALI.

Solo quando si è sviluppato il proprio gioco e si possiede una tecnica decente sui colpi fondamentali allora si può osare scegliere una racchetta personalizzata. Per arrivare a questo punto consiglio di giocare con un tecnico, si valuta insieme il tipo di gioco e si cerca di realizzare con l'aiuto del tecnico o da soli una racchetta.

Consiglio telaio allround per iniziare e gomme soft/medie. Non spendete mai più di 100-150 euro per una racchetta completa nuova personalizzata. Se riuscite a procurarvene una già usata ad un prezzo buono, magari accettate solo dopo averla provata personalmente però o con il suggerimento del tecnico.


Quali gomme e telai? Ce ne sono di tutti i gusti e di tutti i prezzi, io seguo le recensioni sul sito revspin in inglese:
Revspin.net - 28,000+ Table Tennis Equipment Reviews


Si va sui negozi online, (nelle società di solito uno si presta a fare gli acquisti periodici per tutti e dà consigli) si vede cosa offrono e a quale prezzo, disponibilità.
Non fatevi attirare voi principianti o giocatori intermedi sui telai e sulle gomme pubblicizzate coi nomi di campioni illustri che costano un occhio della testa. Non sarà il telaio Timo boll e la famosa gomma Tenergy che vi faranno vincere due punti in più a set se non avete padronanza dei colpi fondamentali: ripeto prima lavorate sulla tecnica di base, poi il miglioramento (piccolo in percentuale) verrà col materiale più adatto.


Poco tempo fa ho visto la recensione del nuovo telaio Stiga Cybershape ottagonale. Costa solo il telaio 280 euro circa!

Magari va anche bene, ma il telaio ricordatevi che è attaccato alle gomme e poi alla mano e poi al giocatore. Se il giocatore non è capace, non è che la magica Cybershape vi fa diventare di colpo dei campioni o vi fa vincere contro l'avversario da cui di solito perdete.
Se il top spin non siete capaci a farlo con un telaio da 20 euro, non vi verrà nemmeno con la nuova Stiga!

Spero quindi che sia passato il mio messaggio: prima perfezionate la tecnica, poi dopo dietro consiglio di un esperto provate i materiali più adatti in funzione del vostro tipo di gioco e solo dopo orientatevi verso l'acquisto di una racchetta personalizzata.

Se vuoi approfondire ulteriormente l'argomento, ti segnalo questo altro mio post:

Guide alle scelte dei materiali


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