Anche se i destinatari di questo post sono soprattutto i
principianti, ritengo che questi consigli possano essere utili anche ai giocatori
intermedi.
Grazie all'AI i video reperibili in rete possono essere oggi trascritti e tradotti più
facilmente di qualche tempo fa, esistono tool specifici e così anche chi
mastica poco l'inglese può attingere a miniere di informazioni, non
solo sul ping pong, of course!
Ecco il trascritto che ho "aggiustato" dove serviva
1) La prima cattiva abitudine è allungarsi per prendere la palla.
Alcuni giocatori amano stare in posizione sempre centrata al tavolo e
poi, quando la palla va da una parte, allungano le braccia per colpirla
anziché muovere di più le gambe. Non puoi giocare un buon colpo quando
ti allunghi così.
Puoi arrivare alla palla, ma la qualità del colpo sarà molto bassa.
Come risolvere questa cattiva abitudine? Beh, dobbiamo abituarci a muoverci con le gambe non solo con le braccia.
Se la palla è angolata sul rovescio, muoviti veloce e gioca il colpo
trovandoti davanti alla pallina come durante gli scambi mirati in
allenamento.
Analogamente col dritto dovresti sforzarti ad arrivare sulla palla nella
posizione corretta senza allungarti troppo con le braccia o al
contrario giocare troppo vicino al corpo. Ricerca la posizione ideale e
otterrai una qualità migliore. Quindi è una correzione piuttosto
semplice, ma fa una grande differenza.
Devi insistere ad allenare e applicare bene il lavoro con le gambe.
2) La seconda cattiva abitudine è cercare di colpire la palla troppo
forte troppo spesso.
Ora, i giocatori che cercano sempre di colpire la
palla con tutta la forza, quando riescono a fare il colpo, tende ad
essere un colpo vincente, ma di solito ne sbagliano molti più di quanti
ne riescono.
Quindi sono abbastanza inconsistenti e nel tennistavolo c'è solo una
certa quantità di potenza di cui hai realmente bisogno per colpire un
vincente. Se passi dal 100% di potenza la riduci magari all'80%,
scoprirai che la tua consistenza migliorerà enormemente, e continuerai
ad eseguire più colpi vincenti. Non è necessario distruggere il tuo
avversario. Riduci la potenza, punta su un buon piazzamento, magari
dare più effetto, rotazione alla pallina anziché più velocità e
scoprirai che vincerai molti più punti.
3) La terza cattiva abitudine è guardare dove va solo la tua pallina e trascurare il ritorno del tuo avversario.
Hai giocato un buon
colpo e poi ti fermi, guardi il tuo stesso colpo, oh, non era un buon
colpo? E poi la palla torna, ma sei troppo occupato a guardare il tuo
stesso colpo, non hai recuperato correttamente la tua posizione e sei
fuori posizione, sei lento a reagire e sbagli il colpo successivo. Per
risolvere questo, penso che ci sia una cosa molto semplice che puoi
fare: non importa quanto bene giochi un colpo, continua a dirti che la palla sta tornando.
Aspettati che la palla torni ogni volta. Questo ti costringe a
recuperare correttamente per poi osservare il tuo avversario e vedere
quale colpo sta giocando e poi puoi giocare un altro attacco se
necessario.
4) La quarta cattiva abitudine è afferrare la racchetta con un'impugnatura sbagliata o troppo forte e rigida.
Questo è molto comune a livello amatoriale.
Alcuni giocatori stringono davvero troppo il manico e cosa succede
quando stringi troppo? Beh, il polso si blocca, perdi la capacità di
usare il polso, i tuoi colpi diventano più bruschi, hai meno sensazione,
meno controllo. Quindi una presa molto stretta può farti giocare molto
peggio. Allenta la presa. Adotta una presa leggera e non troppo rigida: dovrebbe essere
abbastanza leggera e rilassata da permettere a qualcuno di sfilare la racchetta
dalla tua mano.
Una presa rigida rende più difficile reagire rapidamente, produrre colpi fluidi e imprimere rotazione. Con una presa rilassata puoi compensare e adattarti meglio alle piccole differenze tra i vari colpi dritto/rovescio e il fondamentale servizio; quando spingi hai migliori sensazioni, senti
meglio la pallina e riesci a generare molto più spin. Tutto funziona meglio quando hai una presa più leggera.
5) La quinta cattiva abitudine è fare i servizi senza uno scopo ben
preciso in testa.
Alcuni giocatori prendono semplicemente la palla e
servono senza pensarci e poi sono davvero sorpresi quando la palla torna
in un modo che non si aspettavano davvero.
Devi prenderti il tempo quando servi, respira, fai tambureggiare un
pochino la pallina, pensa a che tipo di servizio stai facendo. Stai
mettendo effetto inferiore nel servizio? Stai mettendo topspin nel
servizio? Lo stai facendo corto o lungo?
Se ci pensi bene, comincerai a capire come è probabile che i tuoi
servizi vengano restituiti dai tuoi avversari nella maggior parte delle
risposte e anticipare una tua possibile reazione di attacco.
Puoi preferire servizi che si adattano molto meglio al tuo gioco.
Qualunque cosa tu faccia, abbi un piano a riguardo, non venire
semplicemente al tavolo e mettere la palla in gioco senza pensarci,
metti una strategia dietro di esso: quale servizio farai, dove devi
recuperare, quale colpo idealmente vuoi giocare dopo. Poi inizerai a
sviluppare un servizio molto più efficace e redditizio.
6) La sesta cattiva abitudine è palleggiare le palle lunghe.
Il tuo
avversario ti dà un po' di backspin, un taglione lungo e invece di
attaccare, decidi di giocare in modo sicuro e di tagliare anche tu. Ora,
cosa c'è di sbagliato in questo? Beh, va bene fino a un certo livello,
puoi continuare a tagliare se vuoi, ma se vuoi davvero migliorare, se
vuoi giocare a un livello superiore, ogni volta che il tuo avversario
taglia lungo e quel secondo rimbalzo sta arrivando alla fine del tavolo,
prova a fare un Top Spin. A mano a mano che svilupperai questo
colpo, acquisirai più sicurezza e poi inizi a migliorare il tuo
livello, inizi a battere giocatori contro i quali magari hai avuto
difficoltà in passato. Richiede pazienza ed allenamento perciò inserisci
nella tua routine di allenamento schemi di attacco su palla tagliata. E
non ti scoraggiare se sbagli molti attacchi, piuttosto cerca di
rivederti e capire dove sbagli.
7) La settima cattiva abitudine è il posizionamento prevedibile della
palla.
Quando giochi il tuo rovescio, se giochi sempre incrociato in
quella direzione e quando giochi il tuo dritto, giochi sempre incrociato
in quella direzione, diventa molto più facile per il tuo avversario
sapere cosa stai per fare. Cosa dovresti fare invece? Beh, fai il
contrario, varia il posizionamento della palla, cerca di essere meno prevedibile.
Quando giochi il tuo rovescio, se vari tra giocare incrociato, lungo
linea, al centro del tavolo, sarà molto più difficile per il tuo
avversario prevedere cosa stai per fare. Stessa cosa sul dritto. Puoi
giocare il tuo dritto incrociato, puoi giocarlo lungo linea, puoi
giocarlo al centro. Sarai sorpreso di quanto sia efficace e di quanto
più difficile il tuo avversario troverà giocare contro di te.
8) E infine, l'ottava cattiva abitudine, probabilmente la più comune tra
i giocatori di tennistavolo amatoriali: stare troppo alti.
Quando stai troppo alto, è più difficile
muoversi da un lato all'altro, è più difficile attaccare le palle con
effetto inferiore, è più difficile mettere molta energia dinamica nei
tuoi colpi, è più difficile muoversi in avanti, è più difficile muoversi
all'indietro. Molte delle ragioni per cui finiamo per giocare male a
tennistavolo sono spesso legate all'inizio di stare troppo ritti sulle
gambe.
Ok, cosa dovremmo fare invece? Beh, dobbiamo metterci in una
posizione corretta per il tennistavolo, dobbiamo abbassarci molto di
più, dobbiamo piegare le ginocchia, inclinarsi in avanti, fare quei
piccoli passetti di piedi, correzioni di posizione continue e rapide.
Se mantieni una posizione più bassa, è molto più facile muoversi da un
lato all'altro, fare attacchi in loop sui tagli. Ottenere molta più
energia nei tuoi colpi diventa più agevole, tutto il tuo gioco aumenta
di livello. Quindi, se ti ritrovi a giocare troppo alto, cattiva
abitudine, prova ad abbassarti, piegare le ginocchia, poi scoprirai che
puoi giocare molto meglio a tennistavolo.
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Andiamo oltre le prime otto cattive abitudini e proseguiamo aggiungendone altre, oppure evidenziare i più comuni difetti che in base alla mia esperienza di gioco ho sperimentato sia su me stesso che sugli altri ed ispirandomi a tutorial vari o altri fonti reperibili in rete con buoni suggerimenti come il seguente, autore Alex Horscroft:
9) Giocare troppo vicino o troppo lontano dal tavolo.
La gestione delle distanze è un aspetto trascurato del tennistavolo, quindi non c'è da meravigliarsi se i principianti tendono a stare troppo vicini al tavolo.
Il vantaggio di stare vicino è che rende più facile raggiungere le palle che rimbalzano corte. Tuttavia, rende molto più difficile restituire le palle lunghe che rimbalzano in profondità oltre la linea di fondo. Pertanto, stare troppo vicino al tavolo è assolutamente da evitare.
Qual è la distanza giusta dal tavolo? Rispondere compiutamente a questa domanda è difficile poiché coinvolge soprattutto lo stile di gioco. Ad esempio un difensore tende ad allontanarsi dal tavolo per eseguire meglio i colpi di chop e un bloccatore stare vicino per anticipare i colpi.
Quindi la distanza ideale dipende da molti fattori, ma in linea di massima per trovare una posizione media, di base basta allungare il braccio della racchetta fino a toccare il tavolo, come nella figura qui sopra.
Abituati a fare piccoli passi e adattare la tua posizione. Cerca di capire quando sbagli se la causa è il tuo cattivo posizionamento rispetto al tavolo e ricorda che è molto più facile fare un passetto avanti che un passo indietro.
- Stai con i piedi distanti tra 1 e 1,5 larghezze delle spalle
- Piegati leggermente sulle ginocchia
- Inclinati in avanti e posiziona la maggior parte del peso sulle punte dei piedi
- Posiziona la racchetta davanti a te ad un angolo neutro con un'inclinazione del gomito di 45 gradi"
10) Cambiare troppo spesso l'attrezzatura.
Non si può negare l'importanza della tua racchetta, con una racchetta economica non puoi eseguire una varietà di colpi accettabile. Non puoi imprimere il corretto spin.
La racchetta ideale è quella con cui ti trovi meglio ad esprimere il tuo gioco e ti permette di eseguire i tuoi colpi migliori. Superato il livello principiante potrai sentirti sconcertato a notare così tante differenze tra i materiali: gomme e telai e soprattutto le infinite combinazioni possibili.
Ritenere che solo cambiando racchetta si può migliorare, è un grosso errore che moltissimi giocatori fanno.
Il tennistavolo richiede precisione, affidabilità e fiducia nell'attrezzatura. Queste qualità si affinano con la pratica regolare e l'abitudine a sfruttare le potenzialità della tua racchetta. Continuando a cambiare, o cambiare troppo spesso solo per il gusto di cambiare ti ritroverai a sbagliare molti colpi che invece potresti fare affinando meglio la tua tecnica con la racchetta che hai.
Conosco diversi giocatori che variano frequentemente tra una racchetta più veloce e una più lenta, lottando per capire se preferiscono maggiore velocità o un controllo più elevato. Il loro gioco ne soffre e si fanno prendere dai dubbi. Molte volte li vedi incolpare il materiale, mentre in realtà il problema principale è la tecnica incorretta.
Trova una combinazione telaio/gomme racchetta che ti piace e mantienila. Questo ti assicurerà di non doverti costantemente mettere in dubbio.
Quando decidi che è il momento di passare a una nuova racchetta o gomma, dedica un buon tempo per imparare le differenze prima di giocare partite importanti.
Ho già dedicato all'argomento attrezzatura alcuni post specifici di cui ti allego qui sotto uno dei link da cui partire:
Considerazioni su racchette e altro
11) Non dedicare abbastanza tempo ad allenare specificatamente il servizio e la risposta al servizio.
I servizi e la risposta ai servizi fanno parte dei fondamentali del tennistavolo. Ma non si allenano abbastanza perchè ovvio è più divertente giocare e fare partite!
Se vuoi progredire nel gioco e migliorare bisogna dedicare tempo a perfezionare i servizi e migliorare nelle risposte Ogni scambio inizia con un servizio e hai possibilità di decidere l'inizio di metà di essi.
Spesso la differenza tra vittoria e sconfitta la fanno i servizi!
Pertanto, dovresti dedicare una buona quantità di tempo a perfezionare i tuoi servizi durante gli allenamenti. Variare l'impugnatura solo durante il servizio per permettere al polso di ruotare meglio e imprimere così più effetto, selezionare i servizi più efficaci per te applicando una strategia di attacco su terza palla, saper effettuare servizi corti, lunghi, esce-non- esce, saper variare il posizionamento della pallina. Imparare a leggere l'effetto in arrivo e rispondere in conseguenza sono tutte abilità da sviluppare per cui occorre tempo.
E' anche molto importante trovare sparring disponibili che possano allenarti con te e darti consigli utili al riguardo.
Dedica quindi del tempo specifico per sessione ad allenare i tuoi servizi. Prova a variare l'effetto, la velocità e il piazzamento, poiché la variazione è la chiave per migliorare il servizio.
Ho già dedicato al servizio un post specifico di cui ti allego qui sotto il link:
L'importanza del servizio nel tennistavolo
12) Non sforzarsi ad individuare e migliorare le proprie aree deboli del proprio gioco.
Molti giocatori trascurano le proprie aree deboli in cui devono migliorare facendo degli esercizi e schemi specifici. Specialmente i principianti non sanno riconoscere i propri punti deboli ei trascurano del tutto gli esercizi. Non saper lavorare sui propri punti deboli rallenta notevolmente il miglioramento del proprio gioco.
La priorità dovrebbe quindi essere: identificare le proprie aree e colpi deboli, concentrarsi su queste chiedendo consigli ai tecnici o giocatori più esperti su come migliorarsi e allenarsi efficacemente soprattutto su questi.
Identifica almeno un partner di gioco, allenatore o tecnico valido con cui confrontarsi per migliorare. Aiutati filmando i tuoi allenamenti e partite e rivedendoti cerca di capire dove insistere per migliorare.
Questi accorgimenti ti aiuteranno a completere il tuo gioco e ti renderanno meno vulnerabile durante le partite.
Ho già dedicato a questo argomento alcuni post specifici di cui ti allego qui sotto alcuni link:
Prima fase: riconoscere i propri errori.html
13) Colpire la pallina con la scelta di tempo sbagliata.
Errore comune è non colpire la palla al punto giusto, Potresti non rendertene conto, ma ogni colpo ha un punto di contatto ottimale diverso. I loop e i topspin, ad esempio, si colpiscono meglio nel punto più alto del rimbalzo o appena dopo. I blocchi, invece, si prendono molto prima, mentre la palla sta salendo (almeno di solito!).Molti principianti non prestano attenzione al punto di traiettoria in cui colpiscono la palla (scelta di tempo o timing). Questo è dovuto principalmente ad una scarsa conoscenza tecnica oppure anche ad una limitata mobilità di gambe che li fa arrivare male sul colpo.
Anche i giocatori più bravi commettono errori, proprio perché quando il gioco diventa più veloce, non riescono ad applicare il timing giusto.
Un errore frequente tra i principianti e tagliare sotto la pallina troppo presto, prima che scenda. Nei flick si dovrebbe anticipare, ma nei tagli durante gli scambi sarebbe meglio aspettare, almeno così consigliano i maestri.
Concentrati quindi nel colpire la palla quando ti sembra naturale farlo. Per i colpi d'attacco con topspin, il punto più alto del rimbalzo è di solito il punto ottimale. Quando blocchi, ti consiglierei di prenderla prima, mentre la palla sta salendo, e per il backspin, prendila appena la palla inizia a scendere.
Ho già dedicato al servizio un post specifico di cui ti allego qui sotto il link:
14) Debole gioco di gambe e di piedi (footwork).
Sviluppare un buon gioco utilizzando bene gli arti inferiori non è un compito facile, ma almeno cercare di migliorarsi non dovrebbe essere così difficile.
Molti principianti sono, per così dire, "bloccati nel fango", e la maggior parte non se ne rende nemmeno conto. Invece di muovere i piedi nella posizione giusta, si allungano per prendere la palla (ne ho già parlato prima come cattiva abitudine al punto 1). Di conseguenza, la qualità dei loro colpi ne risente.
Con le braccia quasi completamente estese, sei piuttosto limitato riguardo a come puoi colpire la palla. Stando nella posizione corretta, hai molte più opzioni a tua disposizione.
Per abituarti a muovere meglio le gambe e i piedi esegui degli esercizi mirati anche fuori dalla palestra come ad esempio scatti ripetuti e veloci, passi laterali, passetti in avanti e indietro.
15) Non riscaldarsi prima degli allenamenti o riscaldarsi troppo poco e male.
Riscaldarsi un po' prima degli allenamenti (bastano anche solo cinque/dieci minuti di esercizi fatti bene) aiuta non solo a prepararsi e giocare meglio le partite, ma anche ad evitare infortuni e malesseri vari con l'insorgere del tempo e l'età.
Attivare il corpo e renderlo pronto a reagire è estremamente importante in tutti gli sport e particolarmente nel tennistavolo che è molto veloce.
E poi bisogna riscaldarsi al tavolo facendo la giusta progressione di esercizi partendo da scambi di dritto e rovescio incrociati che sicuramente conosci. Le partite si incominciano solo dopo aver attivato bene tutte le parti del corpo e richiamato tutti i colpi fondamentali.
Molti giocatori nei tornei sbagliano la prima partita perché non si preparano bene e a sufficienza sia nella ginnastica preparatoria iniziale che nel riscaldamento al tavolo. Il tempo minimo di allenamento necessario per "entrare in palla" varia da un giocatore all'altro e in base all'età, ma non dovrebbe mai essere complessivamente inferiore alla mezz'ora.
Riscaldarsi con stretching e simili è importante prima e dopo le sessioni di gioco, ma ciò di cui dovresti preoccuparti di più sono gli esercizi di riscaldamento. Solo dopo questa fase potrai dedicarti agli esercizi specifici e agli schemi in base agli obiettivi della giornata; le partite solo alla fine.
Inizia quindi le sessioni con tiri controllati incrociati, dritto contro dritto e poi rovescio contro rovescio. Successivamente, puoi passare agli attacchi alla terza palla e ai loop contro blocchi se sei un giocatore già evoluto.
Ho già dedicato a questo argomento alcuni post specifici di cui ti allego qui sotto alcuni link:
16) Scarsa comprensione degli effetti (spin).
Prendere familiarità con l'effetto non è un'impresa facile. Questo è principalmente perché nessun altro sport con racchetta si avvicina all'effetto generato dal tennistavolo, quindi i nuovi giocatori devono imparare quasi da zero. Soprattutto per i principianti all'inizio è sconvolgente rendersene conto!
Alcuni principianti di fronte ad un servizio con molto effetto non riescono a capirci nulla e buttano la palla fuori dal tavolo. Altri si scoraggiano. La buona notizia è che la comprensione degli effetti si può migliorare col tempo, a patto che ci si sforzi di capire i concetti di base e ci si applichi facendosi aiutare dai consigli dei giocatori più esperti.
Non solo è importante riconoscere gli effetti, ma anche imparare a generarli come, quando e quanto si vuole! Effetto laterale, effetto inferiore, effetto superiore, palla piatta senza effetto, sono tutte varianti che si dovrebbero padroneggiare prima possibile.
Esercitati nel "brushing" o spazzolamento della pallina con la gomma liscia standard. Facendo un contatto leggero, fai sì che la palla acquisisca alta rotazione piuttosto che velocità elevata. Una presa leggera e un polso sciolto aiutano molto in questo. Quando diventi più bravo, prova a usare maggiore accelerazione nel punto di contatto gomma/pallina. È più difficile perché devi essere preciso, ma è quest'azione che genera il maggior effetto.
Dedicate quindi un po' di tempo a imparare come funziona l'effetto. Un buon modo per identificare l'effetto sulla palla è osservare dove inizia e finisce la racchetta del tuo avversario nel momento preciso dell'impatto con la pallina. La direzione iniziale del movimento è dove dovresti mirare per compensare ad esempio un effetto laterale.
Ad esempio, un movimento da sinistra a destra (dal tuo punto di vista) produce un effetto laterale che spinge la palla a cadere più a destra e quindi dovrai mirare a sinistra (lato da cui parte il movimento) oppure compensare con l'angolo della tua racchetta.
Per il momento evitiamo di complicarci la vita con le gomme puntinate, che sono tutto un altro capitolo di questo sport. Parti bene ad identificare gli effetti soprattutto nei servizi con le gomme lisce standard e a reagire di conseguenza.
17) Poca o nulla preparazione mentale prima di un incontro.
(Questo suggerimento è stato fornito dall'utente @Max di Milano, iscritto al forum tennistavolo:
Forum tennistavolo italiano, che ringrazio per il contributo).
Una cattiva abitudine è quella di non prepararti mentalmente prima di una partita.
Se infatti usi i primi 4-5 punti per "prendere le misure" ed "entrare in partita" vuol dire buttare il primo set.
Per esempio arrivi trafelato poco prima dell'inizio dell'incontro al termine di una giornata lavorativa con la testa altrove e usi i primi cinque minuti dell'incontro per capire da che parte sei girato.
Non è il massimo; se possibile entra mentalmente in partita mentre ti prepari la borsa, mentre esci di casa, mentre vai in palestra. Quando metti piede in campo, mentalmente stai già giocando.
Se possibile informati sullo stile dell'avversario, cerca di vederlo giocare se non lo conosci e almeno cerca il suo punteggio FITET.
Tanto prima riesci a prepararti mentalmente alla competizione, meglio è.
18) Troppa fretta e ansia nella gestione della partita.
Troppe volte ho visto compagni di squadra e altri giocatori incappare in questa malsana abitudine di avere troppa fretta e cercare di chiudere troppo velocemente il punto, fare servizi insensati e senza scopo al proprio turno, giocare quasi in apnea senza sfruttare le pause concesse (asciugarsi il sudore ogni sei punti, cambio di campo al termine di ogni game, un time out per incontro) per riflettere sul gioco che si sta facendo.
Mi vedo dall’angolo che suggerisco al mio compagno di rallentare il ritmo, respirare profondamente tra un punto e l’altro, aspettare un attimo prima di effettuare il servizio, manco la pallina gli scottasse tra le mani!
Soprattutto se si è in svantaggio bisogna usare bene il tempo tra un punto e l’altro.
"TESTA, TESTAAA!"
Capisco se state vincendo e volete forzare il ritmo, ma se invece siete voi in svantaggio, RALLENTATE e RAGIONATE!
Qualcuno l’ha giustamente definita “partita invisibile” quella che si svolge tra un punto e l’altro, perché non sfruttarla a nostro vantaggio?
Ecco alcuni esempi di riflessioni che potreste fare in quei secondi preziosi che vi potete ritagliare tra un punto e l’altro:
1) Il prossimo servizio lo piazzo corto sul dritto con effetto inferiore e mi preparo ad attaccare.
2) Il suo punto debole è il rovescio, “DEVO INSISTERE SUL SUO ROVESCIO”.
3) Sto perdendo, devo cambiare qualcosa nel mio gioco, provo a giocare qualche palla corta e tagliata.
4) Vediamo come mi attacca la prossima palla tagliatissima che gli lancerò lunga sul dritto, forse la mette in rete.
5) Devo muovermi di più con le gambe per arrivare bene meglio sui colpi.
6) Ha preso una retina, che fortuna, ma non mi abbatto, pensiamo al punto successivo.
7) Ricordati che sulla sua puntinata lunga devi giocare un taglio e un top, un taglio e un top, battere piatto lungo sul suo rovescio, così mi torna una palla facilmente attaccabile.
8) Devo sfruttare la pausa ogni sei punti per asciugarmi il sudore, così gli spezzo il ritmo e riprendo fiato.
9) Devo avere più fiducia e usare il mio rovescio per attaccare, non per tagliare, visto che palleggia meglio di me.
10) Varia il posizionamento della pallina, non vedi che incroci sempre? Sono troppo prevedibile.
11) Devo utilizzare di nuovo quel mio servizio perché prima ha già sbagliato la risposta.
12) Questo è bravissimo a palleggiare, ma poco mobile, proviamo a giocare sugli angoli.
13) E’ un bloccatore, gioca vicino al tavolo, proviamo a fargli servizi corti e farlo muovere.
14) Devo chiedere timeout, bere acqua e resettare.
15) Sto facendo troppi errori devo attaccare soprattutto sulle palline più facili e alte, su quelle basse con molto effetto meglio di no.
16) Ecco che si prepara ad effettuare un servizio lungo, adesso gioco di anticipo lo fulmino!
Ecc… Ecc…
Soprattutto se siete in svantaggio o giocate contro un avversario più forte, fate quello che potete per allungare nei limiti del consentito i tempi tra un punto e l’altro e sfruttate questi preziosissimi secondi per riflettere e organizzare le tattiche migliori da adottare nei punti successivi. I punti passati sono passati, amen. Concentriamoci sul prossimo punto, uno alla volta.
Insomma il messaggio è: la partita si gioca anche con la testa, ricordatevi di respirare (!) e riflettere, non state correndo i cento metri piani.
(CONTINUA...)
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Ottimo post con ottimi consigli, grazie Ric. Mi sono ritrovato in queste brutte abitudini e vedo anche molti dei miei compagni che hanno gli stessi difetti. Vederli tutti scritti in una lista così aiuta molto a riconoscerli e cercare di migliorare. Ottimo blog!
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