13 nov 2024

Frasi motivazionali per l'allenamento sportivo

 


Siete stanchi e non ne avete voglia? Fuori fa freddo e piove e non avete voglia di uscire? In TV proprio stasera danno la partita? E' stata una giornataccia? La vostra compagna/o vi stressa perché non uscite con lei/lui? I vostri compagni di allenamento vi bullizzano?....:😒

Come farsi venire la voglia di allenarsi quando questa non c'è?
Ecco qui di seguito una raccolta di frasi celebri selezionate e curate dallo scrivente, sperando che alla prima occasione prenderete la borsa sportiva e vogliate uscire per allenarvi.

Il minimo sindacale per non arrugginirsi è una sera la settimana o due ore; poi tutto quello che si aggiunge meglio è. Fate un po' voi se volete rimanere nella categoria: "Scarsone senza speranza" oppure progredire nella categoria successiva: "Scarsone sarai tu!"😊.

Invito a copiare e stampare questa lista e in caso di necessità rileggerla quanto basta.

Ringrazio i siti da cui ho tratto le frasi:

Ecco la mia selezione:

“Torni in palestra e lo fai di nuovo e ancora di nuovo fino a quando non ci riesci.”
Arnold Schwarzenegger

Ho odiato ogni minuto di allenamento, ma mi sono detto, "Non smettere. Soffri ora e vivi il resto della tua vita come un campione".
Muhammad Ali

“Se le gambe non fanno male, l'allenamento non vale.”
Denny Biasiolli

“Non è la voglia di vincere, ma la volontà di prepararsi a vincere che fa la differenza.”
Bear Bryant

“Per diventare campioni la cosa fondamentale è di avere una grande passione per lo sport in generale e poi di essere particolarmente dotati per quello che si pratica. Si dice che campioni si nasce e non si diventa. È vero fino a un certo punto, perché senza l’allenamento quotidiano, senza l’applicazione uno non diventa un asso.”
Ruud Gullit

“Le grandi prestazioni in qualsiasi campo, dalla musica agli scacchi, dallo sport all’arte e alla letteratura, sono frutto in maniera preponderante dell’esercizio e della preparazione piuttosto che di capacità innate. Le potenzialità per trasformarsi in successo concreto non possono prescindere dall’impegno e dalla dedizione.”
Pietro Trabucchi

“Quelli che pensano di non avere tempo per gli esercizi fisici dovranno presto o tardi trovare tempo per le malattie.”
Edward Smith-Stanley XIV Conte di Derby

“Se passi troppo tempo a riscaldarti, perderai la gara. Se non ti riscaldi affatto, può capitare che non la finirai nemmeno.”
Gianni Bugno

“Se non ti prepari, preparati a fallire.”
Steve Roland Prefontaine

“Ho fatto molti sacrifici perché voglio arrivare a grandi livelli. Io non sono ancora arrivato, non ho ancora fatto nulla. Ogni allenamento è un'occasione per migliorare.”
Gianluigi Donnarumma

“In ogni allenamento devi andare oltre quello che sul momento ti sembra il tuo limite.”
Johan Cruyff

“Nello sport la preparazione è tutto e si deve allenare la mente tanto quanto il corpo.”
Venus Williams

“Metto molta attenzione nell'elaborazione dei miei programmi di allenamento, soprattutto per evitare gli infortuni. Cerco di essere intelligente. Voglio darmi il massimo di anni possibili sul campo.”
Roger Federer

Allenati come se non avessi mai vinto. Gioca come se non avessi mai perso. (Michael Jordan)

Se lavoro costantemente su un certo esercizio, alla fine non mi sembra rischioso. L'idea è che l'esercizio resti pericoloso e sembri pericoloso per le mie paure, ma non per me. Il duro lavoro lo ha reso semplice. Questo è il mio segreto. Ecco perché vinco (Nadia Comaneci)

La forza mentale distingue i campioni dai quasi campioni. (Rafael Nadal)



Non importa quanto sei bravo perché puoi sempre migliorare, e questa è la parte più entusiasmante. (Tiger Woods)

Il successo è la somma di piccoli sforzi ripetuti giorno dopo giorno (Robert Collier)

Se non credi in te stesso, nessuno lo farà per te. (Kobe Bryant)

“Lo sport insegna che per la vittoria non basta il talento, ci vuole il lavoro e il sacrificio quotidiano. Nello sport come nella vita” (Pietro Mennea, atleta).


Ma la mia preferita in assoluto è:
“Se non ti alleni,
non meriti di vincere”
(A.Agassi)

e i miei due corollari personali dedicati ai giocatori di tennistavolo sono:

"Se non ti alleni a giocare contro le puntinate, non meriti di vincere contro le puntinate."
(primo corollario di Riccardo)

"Se non ti alleni a giocare contro le antitop, non meriti di vincere contro le antitop"
(secondo corollario di Riccardo)

Se hai frasi motivazionali da aggiungere alla lista qui sopra (mi raccomando non generiche, ma riferite all'allenamento sportivo e l'importanza che ha per migliorare), rispondi a questa discussione citando possibilmente l'autore, il sito o il libro da cui è tratta.

Grazie per l'attenzione e... Buon allenamento!😉
Ric. 

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8 nov 2024

Tattica di gioco corto

 

Mark Mitchell, allenatore inglese

L’obiettivo di questo post è esplorare le possibilità di cambio del ritmo durante una partita e in particolare illustrare la tattica di rallentare il gioco per mettere in difficoltà l’avversario.

Per questo utilizzo come ausilio il video su Youtube del canale di Tom Lodziak e la consulenza specifica del suo collega Mark Mitchell.
Il video originale qui:
 
Quello che stiamo cercando in questa sessione è di parlare del cambio di ritmo quando giochiamo a tennistavolo. È interessante quando lavoro con i ragazzi e le ragazze più giovani e promettenti esaminare le loro partite tramite riprese video e successive analisi comparate. 
Ciò che è molto evidente è che i giocatori tendono a colpire la palla con lo stesso ritmo e vogliono imporre col gioco una velocità sempre maggiore. 
Nel grafico qui riportato ho messo una scala della velocità pallina in verticale e dei valori rappresentativi come riferimento: Velocità alta, media e bassa. 
La linea e frecce blu corrispondono a ricerca di velocità della pallina via via crescenti, la linea e frecce rosse a velocità decrescenti . 



Quello che tende a succedere, secondo me, è che i giocatori vogliono iniziare dalla velocità bassa e  andare sempre più verso il gioco veloce durante ogni scambio, con pochissime variazioni di ritmo e quasi nessuna ricerca di rallentamento del gioco a fini tattici.
Questo atteggiamento potrebbe derivare dalla tendenza odierna ad emulare i giocatori migliori ammirati su YouTube, quanto forte questi colpiscono la palla, cosa che ovviamente fanno molto bene. 

Ma altrettanto importante è essere in grado di cambiare ritmo alla palla. Rallentare, magari sfruttando anche il fattore sorpresa, potrebbe essere la soluzione giusta applicata al momento giusto. 

Quello su cui invito a riflettere è il concetto che, cambiando il ritmo, se l'avversario non sta attentamente osservando o leggendo tale variazione, può sconvolgergli il suo equilibrio e costringerlo all’errore o a restituire palle forzate facilmente attaccabili.

Quindi, durante uno scambio, rallentando il ritmo e piazzando bene la palla dovresti tenere in conto che l'avversario possa anche ribattere perché variare solamente il ritmo non sempre porta alla conquista immediata del punto. Ma nella costruzione dello scambio, tatticamente, può aiutarti a comandare il gioco o perlomeno di provare ad evitare di subire passivamente il gioco dell’avversario, specie se questo è un attaccante puro o all’opposto un giocatore difensore da lontano.

Come cambiamo il ritmo?
Abbiamo parlato di cosa vogliamo fare, ma come lo facciamo? Dobbiamo scegliere la palla giusta. Idealmente, la palla giusta è quella che arriva a metà del tavolo di fronte a noi. 
Per togliere il ritmo alla palla, dobbiamo mantenere tutte le articolazioni rilassate e morbide. 
Non possiamo avere tensione nelle mani, spalle, gomiti o polsi. Dobbiamo assorbire l'energia della palla. Un attimo prima del contatto della pallina sulla gomma, rilassiamo la mano e cerchiamo di andare verso la pallina anticipando la scelta di tempo (timing).

Bisogna cercare di impattare la pallina sulla parte della racchetta più vicina al centro o al manico della racchetta, lontano dalla testa che è la parte in movimento più veloce. Questo ci permette di avere il massimo controllo e ottima sensibilità durante l’esecuzione del colpo. 

Non è un colpo che richiede una lunga preparazione in sé; è un colpo molto breve, una smorzata (drop shot) per intenderci, che necessita buon tempismo e buon contatto sulla palla. Mani morbide, cercando di piazzare la palla il più bassa e corta possibile. Se eseguiamo correttamente il colpo, la palla rimbalzerà corta, almeno due volte sul lato dell'avversario.

Altri esempi di applicazione della smorzata
L'altra area del gioco dove possiamo togliere il ritmo è quando giochiamo contro un difensore che taglia con molto effetto backspin sulla palla. 
Se stiamo attaccando noi e abbiamo il difensore lontano dal tavolo, scegli la palla giusta di nuovo a metà del tavolo di fronte a te. Manteniamo tutto morbido: mani morbide, gambe morbide, piedi morbidi, spalle morbide. 
Prendi se puoi la palla molto presto con un contatto aperto, usando l'energia della palla indietreggiando leggermente la racchetta per ammortizzare ulteriormente il colpo. 
Anche se si alza un po’ la traiettoria sopra la rete, manterremo la palla incredibilmente corta sul lato dell'avversario magari imprimendo ancora un po' di backspin residuo. 

Come allenarsi al gioco corto

Ho scritto un post precedente su questo stesso blog, derivato dallo stesso video originale, che potete trovare a questo link:


Conclusione
Sapere applicare variazioni di ritmo sia accelerando che decelerando il gioco può essere una tattica da applicare al bisogno contro avversari diversi e diversi stili di gioco. Richiede sensibilità al tocco, prontezza di riflessi e anticipazione.

Un grande grazie a Mark Mitchell per aver condiviso la sua esperienza nel tennistavolo. Mark è attualmente capo allenatore al Sonnet's Table Tennis Center in Cambridgeshire. Per ulteriori informazioni su Mark o sul Sonya's Table Tennis Center, vai su Sonya table tennis center

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7 nov 2024

Schema per allenare il gioco corto

 



Se volete fare una variante nei vostri allenamenti e includere uno schema di allenamento per il gioco corto, propongo in questo post un esempio tratto dal sito del tecnico allenatore americano Gregg Letts. Qui sotto il link al post originale:

Perché allenare il gioco corto? Il gioco corto serve a variare il ritmo di gioco, specie contro avversari attaccanti  più forti di noi, potrebbe essere un'interessante strategia, magari insistendo sugli angoli. E' generalmente più difficile per un giocatore di sesta/quinta categoria attaccare su palla corta rispetto ad una palla lunga. 

Oppure contro giocatori solidi, ma poco mobili sulle gambe, alternare palle lunghe e corte è un buon metodo per metterli in difficoltà.

Invito a seguire attentamente le istruzioni e cercare di applicarle la prima volta che troviamo uno sparring disponibile in palestra.

Questo esercizio è solo apparentemente semplice da eseguire, perché serve un'ottima sensibilità di tocco e scelta di tempo, ma funziona bene per qualsiasi giocatore che vuole migliorare il suo gioco corto.

Esecuzione



Come indicato sopra (i numeri si riferiscono alla sequenza ordinata dei colpi e le possibili varianti come linee tratteggiate), il giocatore A (player A) serve una battuta corta oppure esce-nonesce, e l'altro giocatore B (Player B) risponde con una palla corta (in modo che rimbalzi almeno due volte sul lato del tavolo del servitore). Se la palla viene restituita troppo alta o troppo lunga, il giocatore A attacca con la terza palla, e il punto si gioca fino alla fine. 
Se il battitore A riceve una palla corta e troppo bassa per attaccare, allora gioca in alternativa un taglio corto angolato sul dritto o rovescio per forzare B a mantenere il gioco corto. 
Se la quarta palla che arriva ad A sarà ancora corta e bassa, il gioco corto continua fino a quando si ha l'occasione di attaccare in loop o flick. 

Benefici

Se questo esercizio viene eseguito con la giusta concentrazione, è un ottimo modo per allenarsi a bloccare l'attacco potente dell'avversario, costringendolo piuttosto ad eseguire un flick come risposta anziché loop (topspin molto carico di effetto) per iniziare la sua sequenza di attacco. Inoltre fornisce grandi opportunità per contrattaccare sul flick meno potente.

Suggerimenti per la corretta escuzione

Sia per il colpo di dritto che di rovescio andate sotto rete portando in avanti, fin sotto il tavolo se necessario, la gamba della racchetta, polso e mano rilassati, presa della racchetta morbida per ammortizzare e frenare se possibile la pallina nel momento del rimbalzo sulla gomma. Se arrivate molto sotto alla pallina, provate a portare la testa e la punta della racchetta in avanti, colpendo però la palla al centro oppure vicino al manico, ossia le zone della racchetta dove la velocità tangenziale è minore.
Scelta di tempo (timing): quanto più anticipati possibile. 

Esempio di applicazione del gioco corto

Un video a supporto che dimostra l'efficacia del gioco corto in alcune situazioni tipiche di gioco si trova nel canale youtube del coach Tom Lodziak:

-->Per aprire il video clicca qui


Se vuoi approfondire la tattica di gioco corto, rimando al mio post specifico qui:

Se vuoi progredire nel tuo gioco e aggiungere questa possibile variante o tattica prova ad applicare questi allenamenti durante la partita e scrivi qui sotto nei commenti le tue considerazioni. 

Se ritieni utile suggerire altre  tattiche da suggerire coadiuvati da schemi di allenamento, scrivimi e ne terrò conto per ulteriori post.

Grazie per l'attenzione.

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