18 set 2025

L'Expedite System al WTT Champions Macao 2025: come una regola rara cambia le partite

 


Il 13 settembre 2025 durante il torneo WTT Champions a Macao (Cina) si è svolto il quarto di finale femminile tra la cinese Chen Xingtong (n.3 del ranking) e la tedesca (di origine cinese) Ying Han (n.26 del ranking). A partire dal secondo game di questo incontro sul punteggio di 9-8 in favore della cinese è stato applicato l’Expedite System (in italiano: Sistema accelerato).

Per abbreviare Expedite System, spesso utilizzerò l'acronimo "ES". 

In questo post spiegherò perché questa regola viene forzatamente introdotta e come cambia inevitabilmente la gestione tattica della partita.

Il video dell'incontro è disponibile dal minuto 12: a 1h:16 della diretta live di oltre quattro ore della giornata in cui vengono effettuati altri interessanti incontri nel canale YT di WTT al link:



Tutti gli appassionati di TT sono invitati a guardarlo perché a mio avviso è molto interessante e divertente vedere applicato ES ad un incontro d’elite.

Cos'è l'Expedite System?

L'Expedite System è una regola applicata raramente ma cruciale nel tennistavolo, codificata dalla ITTF (International Table Tennis Federation) e applicata dal World Table Tennis (WTT) ed è stata concepita per per evitare che le partite si prolunghino eccessivamente.

Questa regola particolare rappresenta uno degli aspetti più tecnici e meno conosciuti del regolamento ITTF. Di seguito la descrizione della regola ricavata dal Regolamento Tecnico di Gioco scaricabile a questo link:

REGOLAMENTO_TECNICO

15. Il Sistema Accelerato (Expedite System)

15.1 - Eccetto quanto disposto dal successivo articolo 15.2, il Sistema Accelerato deve essere introdotto se un set non è terminato dopo 10 minuti di gioco o in qualunque momento su richiesta di entrambi i giocatori o coppie.

15.2 – Il Sistema Accelerato non verrà introdotto se nel set sono stati assegnati almeno 18 punti.

15.3 - Se la pallina è in gioco quando viene raggiunto il tempo limite, e viene introdotto il Sistema Accelerato, il gioco deve essere “interrotto dall’arbitro” e ripreso con il servizio al giocatore che serviva nello scambio interrotto; se la pallina non è in gioco quando viene raggiunto il tempo limite, il gioco deve essere ripreso con il servizio al giocatore che riceveva nello scambio immediatamente precedente.

15.4 - Quindi ciascun giocatore deve servire per un punto a turno sino alla fine del set e se il giocatore o la coppia che ribatte effettua tredici (13) rinvii validi, il ribattitore acquisirà il punto.

15.5 – L’introduzione del Sistema Accelerato non dovrà alterare l’ordine del servizio e risposta nella partita come definito nell’articolo 13.6.

15.6 - Una volta introdotto, il Sistema Accelerato resterà in vigore fino al termine della partita.

Ribadisco queste due condizioni per cui in questo incontro la regola viene attivata:

  • Un set raggiunge i 10 minuti di durata (esclusi i tempi tecnici).
  • Il punteggio è ancora sotto i 18 punti per quel set.

Come funziona?

Il terzo arbitro (in piedi) introdotto per contare i rinvii

Viene nominato un terzo arbitro il quale, in piedi di fianco al primo arbitro ha la funzione di conta-rinvii
. Nel video dell'incontro si sente scandire ad alta voce e con precisione dal terzo arbitro il numero progressivo delle ribattute della ricevitrice: "One, Two, Three, Four...", fino a Thirteen (tredici), limite oltre cui la ribattuta valida assegna automaticamente il punto alla ricevitrice. 
In chi serve, immaginate l'ansia che progressivamente sale insieme al numero che viene scandito dall'arbitro! 
"Devo servire bene, attaccare appena posso e spiazzare la mia avversaria entro tredici colpi!" è sicuramente il pensiero della giocatrice che ha il turno al servizio.

Una volta attivato, il servizio cambia dopo ogni punto segnato, anziché ogni due punti come di consueto. Questo obbliga entrambi i giocatori a:

  • Scegliere tattiche più offensive (per evitare che l'avversario controlli il ritmo).
  • Ridurre drasticamente la durata degli scambi.

"Il sistema expedite previene il gioco eccessivamente difensivo," spiega il regolamento WTT. "Obbliga i giocatori a 'rischiare' per vincere punti prima che il tempo scada."
Fonte ufficiale WTT: Regole del Tennistavolo 2025, Sezione 2.13.1 

Prima di analizzare in dettaglio l'impatto dell'Expedite System, vediamo le caratteristiche tecniche delle due contendenti:

 Lo Stile di Gioco delle due campionesse

Giocatrice

Stile Principale

Punti di Forza

Debolezze Potenziali

Chen Xingtong

Attacco aggressivo

Dritto abbastanza potente; pressione costante

Difesa sotto pressione; varianti tattiche limitate contro le gomme puntinate

Ying Han

Difesa controllata

Rovescio solido in chop e palleggio controllato con pochissimi errori; gestione del ritmo e molta mobilità

Attacco limitato quasi solo col dritto e solo in condizioni controllate; vulnerabile a cambiamenti improvvisi


    
    Note su Chen:
  • Si può definire la Chen un’attaccante "prudente", nel senso che pur avendo un buon rovescio, evidentemente contro una giocatrice in difesa forte che usa bene la gomma puntinata corta Victas Spectol S3 come la Ying non osa più di tanto, preferendo palleggiare sul rovescio, attendere il momento buono, girarsi sul dritto per attaccare. 
  • La situazione variata con l'ES alla fine l’ha vista vincente, perché evidentemente più abituata a prendere l’iniziativa, nonostante il suo attacco di dritto non sia così potente.

Un po’ stupisce però così tanta differenza di attacco (sia presa di iniziativa, sia di potenza) tra il dritto e il rovescio della Chen, contro una gomma puntinata a questi livelli, a dimostrazione che anche i campioni sono titubanti contro le gomme diverse da quelle standard. 

Faccio notare che in Chen questa differenza di propensione all'attacco, anche di rovescio, scompare quando invece si trova a giocare contro avversarie che adottano due gomme lisce, come si evince guardando su YT altri suoi incontri.

Note su Ying:

  • Abituata a palleggiare o indurre all’errore le avversarie o per trovare con pazienza la palla giusta sul dritto per contrattaccare, con ES nel suo turno di servizio è dovuta diventare più aggressiva; tuttavia si vede che dovendo forzare i colpi, i suoi errori in attacco più numerosi della rivale alla fine l’hanno vista perdente. 
  • La  gestione di una tattica più offensiva si vede che non è nelle sue corde. 

L'applicazione dell'Expedite System: cosa è accaduto a Macao

Il secondo game, inizia al minuto 23:10 del video linkato sopra su YT. A causa dei numerosissimi palleggi difensivi,  si stava svolgendo oltre i 10 minuti e sul punteggio di 9-8 (17 punti totali), al minuto 39, l’arbitro ha fatto applicare la regola dopo l’assegnazione corretta dell’ultimo punto. In quel momento il turno di servizio era della tedesca, che normalmente avrebbe avuto a disposizione un altro servizio, ma l’introduzione a quel punto di ES assegna il servizio alla cinese.

Da questo punto in poi i turni di servizio vengono alternati con un solo servizio a testa per punto. Chi serve ha a disposizione 13 scambi per chiudere il punto, altrimenti il punto viene assegnato all’avversario. Ad esempio come si può vedere al minuto 45 circa (video linkato) sul secondo set e 11 a 10 per la cinese che serve per il game, ma dopo 13 ribattute il punto viene assegnato alla tedesca, nonostante l’attacco vincente della cinese, proprio per la regola al punto 15.4 citata sopra sopra. 

La tedesca si aggiudicherà questo secondo set, ma la sua sarà una vittoria parziale, in quanto Chen alla fine vincerà quattro game ad uno in un incontro molto lungo, impegnativo e stressante (1h:15 circa comprese tutte le pause).

I minuti esatti di inizio fine dei cinque game nel video YT:

Game:

Inizio

Fine

Primo game

12:29

21:47

Secondo game (e introduzione Expedite System)

23:10

48:33

Terzo game

50:19

59:37

Quarto game

1h:01:30

1h:16:00

Quinto game

1h:18

1h:30

 La Dinamica Pre-Expedite System:

Chen avrebbe cercato di dominare con attacchi veloci, mentre Ying avrebbe risposto con chop e blocchi precisi per prolungare gli scambi, eventualmente controattaccando all’occasione giusta, Tuttavia quando è stato introdotto ES, Ying ha vinto i successivi 4 punti consecutivi, ribaltando il secondo set per 13-11 e portandosi sul 1-1. Chen ha poi recuperato vincendo il terzo e quarto set, ma l'Expédite System ha dimostrato quanto sia decisivo in match equilibrati.

Ribadisco che da quel momento di attivazione nel secondo game, ES è rimasto in vigore per tutta la partita, costringendo le giocatrici ad una diversa dinamica e scelte tattiche condizionate (soprattutto per Ying): i lunghi scambi “da difesa” venivano penalizzati — il ricevente otteneva il punto solo se completa 13 buone restituzioni, ma spesso l’attaccante cercava di chiudere in anticipo approfittando del servizio singolo e dell’alternanza. Questo favorisce giocatrici aggressive con prime intenzioni di attacco (come Chen).

Chen ha aumentato l’aggressività e nei momenti chiave queste scelte le hanno dato i punti necessari alla vittoria perché Ying, pur ottima difenditrice, non sempre è riuscita a spingere la palla oltre la soglia dei 13 ritorni prima che Chen chiudesse.

 Perché l'Expedite costringe a variare la tattica?

Questa regola trasforma radicalmente il gioco perché:

  1. Annulla i vantaggi difensivi: I giocatori come Ying non possono più "aspettare sempre e comunque" solo l'errore avversario.
  2. Premia la creatività: Servizi e risposte devono essere più variegati per sorprendere l'avversario e mettergli subito pressione.
  3. Aumenta il ritmo: Ogni punto diventa una mini-battaglia tattica, riducendo i rallentamenti.

"È come passare da una maratona a uno sprint," ha commentato l'ex campione Liu Guoliang. "Chi sa adattarsi vince."

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25 ago 2025

Malmö 2025: Truls Möregårdh scrive la storia del tennistavolo europeo

 

Il 24 agosto 2025 segnerà una data storica per il tennistavolo continentale. Alla Renaissance Arena di Malmö, il giovane campione svedese Truls Möregårdh ha conquistato il primo titolo WTT Grand Smash mai vinto da un europeo in singolare maschile, superando in finale il numero uno mondiale Lin Shidong per 4-3 dopo una battaglia durata oltre un'ora.

Per comprendere l'importanza di questo risultato, è fondamentale chiarire la gerarchia del circuito WTT: i tornei Grand Smash rappresentano il vertice assoluto del tennistavolo mondiale, equivalenti ai Grand Slam nel tennis, seguiti dai WTT Champions e dai tornei di livello inferiore come WTT Contender e Star Contender. Mentre altri giocatori europei come Felix Lebrun hanno già conquistato titoli WTT Champions, nessun europeo era mai riuscito a imporsi nel singolare maschile di un Grand Smash.

>>>>>>>>>>Approfondimento su circuito WTT in fondo al post>>>>>>>>>

Il link su YOUTUBE per vedere una sintesi della finale lo potete trovare cliccando qui sotto:


Una finale costruita su carattere e determinazione

Truls Möregårdh ha sconfitto il numero 1 al mondo Lin Shidong con il punteggio di 4-3 (11-8, 8-11, 12-10, 11-8, 4-11, 11-13, 11-9) in una finale che rimarrà per sempre impressa nella memoria degli appassionati.
La partita si è sviluppata seguendo un copione che ha alternato momenti di controllo a fasi di grande incertezza. 

Möregårdh ha aperto con autorità il primo set, dimostrando subito di non essere intimidito dal blasone dell'avversario. La risposta di Lin nel secondo parziale era attesa, ma il vero snodo dell'incontro è arrivato nel terzo set.

Sotto 4-8, lo svedese si trovava in una situazione che avrebbe scoraggiato molti. Invece, sostenuto dal calore del pubblico di casa, ha iniziato una risalita che ha cambiato l'inerzia dell'intera partita. Durante questa fase cruciale, un problema alla caviglia ha fatto temere per le sue condizioni fisiche, ma Möregårdh ha saputo gestire la situazione senza perdere concentrazione, chiudendo il set al secondo tentativo.

Il quarto parziale ha confermato il momento positivo del giocatore di casa, che è riuscito a portarsi sul 3-1 grazie a un gioco aggressivo e a scelte tattiche azzeccate. Sembrava fatta, ma Lin Shidong ha dimostrato perché sia il giocatore più forte al mondo: il quinto set è stato dominato dal cinese con una precisione tecnica impressionante.

Nel sesto set si è materializzata l'occasione più grande per Möregårdh, che si è trovato sul 11-10 con la possibilità di chiudere l'incontro. Lin, però, ha salvato il match point e forzato il settimo set, dimostrando la solidità mentale che contraddistingue i grandi campioni.

Il settimo ultimo e decisivo set è stato un concentrato di pura adrenalina. Lin ha guidato per gran parte del tempo, arrivando avanti 8-6 e sembrando in controllo. Ma Möregårdh ha dimostrato di essere fatto della stoffa dei campioni: senza paura, ha recuperato fino al 9-9. Sul punto decisivo, lo svedese è riuscito a recuperare una palla larga di rovescio e ha poi preso il comando dello scambio, costringendo Lin in difesa lontano dal tavolo. Dopo una serie di schiacciate potentissime del cinese, Möregårdh ha piazzato il colpo finale che ha scatenato scene di pura estasi sportiva a Malmö.

Le lacrime, l'abbraccio con il fratello-allenatore Malte, la luce dei riflettori e "The Winner Takes It All" degli ABBA che risuonava nell'arena: un momento magico che ha coronato il sogno di una vita.

L'emozione del momento è stata catturata dalle parole dello stesso Möregårdh subito dopo la vittoria: "Era un grande sogno per me alzare questo trofeo, è una sensazione incredibile. Sembra che non stia realmente accadendo". La consapevolezza dell'importanza di questo successo emerge chiaramente quando aggiunge: "Vincere un titolo così importante... è passato molto tempo per me. Ho vinto molte medaglie e ottenuto molto, ma vincere e stare in cima e sentirsi come il miglior giocatore del torneo quando tutti i migliori del mondo stanno giocando, è davvero diverso".

Il campione svedese ha voluto sottolineare il lavoro di squadra che ha reso possibile questo traguardo: "È una sensazione così bella, sono così felice, così orgoglioso del lavoro che io e Malte (il fratello-allenatore) siamo riusciti a fare qui". 

E subito il pensiero è andato ai festeggiamenti: "Mio padre e la mia famiglia hanno promesso una grande celebrazione, si occuperanno di tutto e tutti saranno lì, la mia ragazza arriverà con lo champagne. Quindi iniziamo a prepararci per una grande festa".

Il racconto della storica vittoria sul quotidiano svedese "Aftonbladet"

Il percorso di un talento nordico

Truls Carl Eric Möregårdh rappresenta una nuova generazione di giocatori europei capaci di competere con l'élite mondiale. Nato nel 2002, ha costruito la sua carriera con metodicità, partendo dai successi giovanili per arrivare ai vertici mondiali.

Il suo tennistavolo si distingue per alcune caratteristiche peculiari. L'approccio tecnico richiama quello di Jan-Ove Waldner, soprattutto nell'utilizzo del rovescio, ma Möregårdh ha sviluppato un repertorio personale che include soluzioni tattiche non convenzionali. La scelta di utilizzare una racchetta dalla forma esagonale, anziché ovale, testimonia la sua ricerca di elementi distintivi anche a livello di equipaggiamento.

I risultati più significativi della sua carriera includono l'argento olimpico conquistato a Parigi 2024, sia in singolare che a squadre, l'argento mondiale del 2021 e diversi successi a livello continentale. Particolarmente impressionante la sua capacità di emergere nei grandi eventi: ai Mondiali 2021 di Houston partì dal 77° posto del ranking per raggiungere la finale, mentre a Parigi arrivò da 26° del mondo per conquistare due medaglie.

Questo percorso non lineare ha caratterizzato la sua crescita: dopo l'exploit del 2021, ha attraversato un periodo di difficoltà che lo ha visto scendere nel ranking. Tuttavia, questa fase complicata si è rivelata formativa, permettendogli di affrontare le sfide successive con maggiore maturità mentale.

Il successo olimpico ha trasformato Möregårdh in una figura molto popolare in Svezia, dove ha vinto il premio di Atleta dell'Anno scelto dal pubblico, superando anche atleti del calibro di Mondo Duplantis e Sarah Sjöström. Questo riconoscimento testimonia l'impatto che il tennistavolo può avere quando viene interpretato con personalità e risultati di alto livello.

"Tänk som Truls" ("Pensa come Truls"): condividere l'esperienza attraverso la scrittura

La crescente notorietà ha portato Möregårdh a intraprendere un progetto editoriale insieme al padre Carl. Il libro "Tänk som Truls" nasce dalla volontà di rispondere alle numerose domande ricevute dopo il successo olimpico parigino.

L'opera non si limita a essere un'autobiografia tradizionale: include contributi di diverse persone che hanno accompagnato il percorso dello svedese, dal fratello Malte (che ricopre anche il ruolo di allenatore) a un amico che ha affrontato una malattia oncologica. Questa scelta editoriale riflette l'approccio di Möregårdh al tennistavolo e alla vita: l'importanza del team e delle relazioni personali nel costruire il successo.

Il timing di pubblicazione, in coincidenza con il periodo di massima popolarità dell'atleta, dimostra una consapevolezza dell'opportunità di condividere la propria esperienza quando l'interesse del pubblico è al culmine.

L'eredità di una vittoria storica

La conquista del titolo di Malmö rappresenta più di un singolo successo sportivo. Möregårdh ha dimostrato che il tennistavolo europeo può competere ai massimi livelli mondiali, aprendo prospettive nuove per i giocatori del continente.

Il fatto che questo traguardo sia arrivato in un Grand Smash - la categoria più elevata del circuito WTT - rende la vittoria ancora più significativa dal punto di vista storico.

A 23 anni, il campione svedese si trova in una fase della carriera in cui dovrà gestire aspettative crescenti e maggiori responsabilità. La sua capacità di trasformare la pressione in motivazione, già dimostrata in diverse occasioni, sarà cruciale per mantenere questo standard di prestazioni.

La vittoria di Malmö, ottenuta davanti al pubblico di casa contro il numero uno mondiale, ha tutte le caratteristiche per rimanere un punto di riferimento nella storia del tennistavolo europeo. Möregårdh ha saputo cogliere un'opportunità unica, dimostrando che talento, preparazione e supporto ambientale possono portare a risultati storici.

L'arsenale tecnico di un innovatore: creatività e colpi non convenzionali

Oltre ai risultati e alla personalità, ciò che rende Truls Möregårdh un giocatore unico nel panorama mondiale è il suo approccio creativo al tennistavolo. Il suo repertorio include "sidespin pushes, chop blocks, strawberries, colpi che utilizza con una frequenza sorprendente e quasi sempre con successo.

La caratteristica più distintiva del suo gioco di rovescio è il famoso "chop block", una tecnica che combina elementi difensivi e offensivi in modo non convenzionale. Questo colpo permette a Möregårdh di neutralizzare attacchi potenti trasformandoli in opportunità tattiche, creando ritmi di gioco imprevedibili per gli avversari.

Particolarmente innovativo è il suo "backspin punch", un colpo apparentemente impossibile che sfrutta la psicologia dell'avversario. Quando palle veloci con topspin moderato arrivano verso di noi, la reazione naturale è semplicemente mettere la racchetta dietro la palla. Generalmente non devi pensare molto all'angolo della racchetta perché il ritmo della palla fa il lavoro per te. Questo colpo sfrutta proprio questa abitudine!

La tecnica funziona perché costringe l'avversario a modificare completamente l'angolazione della racchetta, andando contro la memoria muscolare sviluppata negli anni. Il risultato è spesso una palla in rete da parte dell'avversario, sorpreso dalla rotazione inaspettata.

Möregårdh usa questi colpi in quantità sorprendente, e più spesso funzionano, anche se gli esperti notano che a volte la sua fiducia eccessiva in queste tecniche può essere controproducente quando utilizzate troppo frequentemente contro lo stesso avversario.

Un altro elemento caratteristico è la sua interpretazione personale del drop shot di rovescio con topspin, un colpo tecnicamente complesso che richiede un controllo millimetrico della racchetta e una lettura perfetta del rimbalzo. Questo colpo gli permette di variare improvvisamente il ritmo del gioco, passando da scambi veloci a traiettorie corte e precise che costringono l'avversario a spostarsi rapidamente verso il tavolo.

Una curiosità tecnica: Möregårdh è uno dei primi giocatori d'élite a utilizzare la racchetta Stiga Cybershape, caratterizzata dalla forma esagonale anziché ovale tradizionale, con telai Stiga Cybershape Carbon CWT Truls Edition e gomme Stiga DNA Platinum XH su entrambi i lati.

La Stiga ha riconosciuto l'unicità del suo approccio tecnico commercializzando una versione personalizzata della racchetta Cybershape con pesi specifici di 3, 6 e 9 grammi inclusi nella confezione di vendita e che possono essere utilizzati per modificare il bilanciamento della racchetta.

Qui il link alla versione della Stiga Cybershape che porta il suo nome:

Questo dettaglio dimostra quanto il suo stile di gioco sia diventato un riferimento tecnico riconosciuto a livello industriale.

Tralasciando il marketing e ritornando a questioni più tecniche, l'efficacia di questo arsenale non convenzionale risiede nella capacità di Möregårdh di mantenere un perfetto equilibrio tra innovazione e solidità tecnica di base. I suoi colpi creativi non sono mai fini a se stessi, ma rispondono a una strategia tattica precisa: è chiaro che il suo obiettivo è interrompere il ritmo degli avversari usando colpi che non si vedono troppo spesso.

Questa filosofia di gioco lo pone in una posizione unica nel tennistavolo moderno, dove la standardizzazione tecnica ha spesso prevalso sulla creatività individuale. Möregårdh dimostra che l'innovazione tecnica, quando supportata da una solida base tattica, può ancora rappresentare un fattore determinante ai massimi livelli mondiali.

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*Fonti: Aftonbladet, Olympics.com, World Table Tennis, Table Tennis Teacher, Stiga Sports. Si ringrazia la redazione di questi siti per le informazioni utilizzate nella stesura di questo post.*


>>>>>>>>>>Approfondimento su circuito WTT:>>>>>>>>>
La gerarchia dei tornei WTT è strutturata così:

WTT Grand Smash = il livello più alto (come i Grand Slam nel tennis)
WTT Champions = secondo livello
WTT Contender/Star Contender = livelli inferiori

Il WTT Europe Smash di Malmö 2025 è specificamente un Grand Smash, che rappresenta il massimo livello del circuito WTT.
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13 giu 2025

Intervista ai dirigenti del TT Sassari, Campioni d'Italia 2024/2025


Da sinistra: Alberto Ganau, Mario Santona, Marcello Cilloco
(Foto R.Scotton, 26 Maggio 2025)


Con immenso piacere personale lunedì 26 maggio 2025 la mia richiesta di incontrare il presidente e i dirigenti del TT Sassari Campione d’Italia 24/25 è stata accolta e in questo post pubblico integralmente la trascrizione effettuata di questa conversazione.


Vi avviso, questo post è lungo, ma merita di essere letto dall’inizio alla fine perché l’impresa degli amici sassaresi è storica e merita tutta la nostra attenzione di appassionati sportivi.


Prima di raccontare l’intervista, alcune informazioni di base su questa società.

La Storia del Club
Il Tennistavolo Sassari affonda le sue radici nella Libertas Sassari, fondata nel 1979, che rappresentò l'evoluzione di diverse esperienze pregresse nel ping pong sassarese. Il club è nato nel 1976 e si è affiliato alla FITeT nel 1979, diventando oggi una delle realtà più importanti del tennistavolo italiano.


Il Presidente Visionario: Marcello Cilloco
Il presidente Marcello Cilloco è il vero artefice di questa straordinaria ascesa. Negli ultimi 4 anni la società è cresciuta a vista d'occhio sia come livello, sia come numero di squadre, nazionali e giovanili.

Cilloco ha sempre creduto nel vivaio, come dimostrano le sue parole dopo i bronzi giovanili ai Campionati Italiani: "E' stata una grandissima emozione arrivare sul podio dei Campionati Italiani, per di più con due squadre... Il lavoro e i sacrifici pagano: dietro questi successi c'è la spinta di tutta la società".
L'Ascesa Meteora: Dal Ritorno in Serie A al Titolo

Il Tennistavolo Sassari è riuscito a riportare la serie A in città dopo oltre 25 anni di assenza. L'ascesa è stata rapidissima: dalla promozione in A2, poi in A1, fino al titolo da matricola.

La squadra che ottenne la promozione era composta da Yang Min (che vinse tutti gli otto singolari disputati), il giovane Marco Poma (sei successi e due sconfitte) e Marco Sinigaglia (sei vittorie e tre sconfitte), guidati dal tecnico esperto Sandro Poma.


Lo Staff Tecnico e i Campioni
Gli artefici del successo sono Lubomir Pistej, Andrea Puppo, Sadi Ismailov, Alessandro Baciocchi e Ganiyu Ashmiyu, con il coach Mario Santona.

Mario Santona è il tecnico che ha guidato la squadra al titolo, affiancando Cilloco nella gestione strategica del progetto.


La Finale Storica: Un'Emozione Indimenticabile
La finale si è svolta nella super affollata palestra della Scuola Media 2 ed è durata tre ore e mezza, che si sommano alle otto ore e mezza delle altre due partite.

Il momento clou è arrivato con Andrea Puppo nell'ultimo match decisivo: "Annulla un set point nel primo set che vince 12-10. Nel secondo è sotto 6-10, e vince 16-14 annullando sei set point. Nel terzo è incontenibile... Lo scambio è da applausi, ma non si sente volare una mosca, sinché Puppo piazza il diagonale vincente".


Il Presente e il Futuro
Oggi la società conta una settantina di tesserati, ai quali si sommano gli amatori per un totale di circa 150 iscritti. L'obiettivo fondamentale rimane il vivaio, con un gruppo di giovanissimi promettenti.

Come ha dichiarato il presidente Cilloco dopo la vittoria: "Questo primo titolo italiano nella nostra stagione di debutto è un'immensa soddisfazione".

Il Tennistavolo Sassari rappresenta un modello virtuoso di come una società sportiva, con visione, investimenti mirati e lavoro sul territorio, possa raggiungere risultati straordinari in tempi relativamente brevi. Da piccola realtà sarda a campione d'Italia: una favola sportiva che dimostra come nel tennistavolo, più che in altri sport, la programmazione e la passione possano davvero fare la differenza.


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Vediamo il dettaglio delle domande e risposte fatte durante l’intervista (conversazione durata 45 minuti circa presso la sede del TT Sassari, Viale Cossiga, 6 c/o Scuola media n°2 – Sassari, lunedì 25 maggio 2025, ore 19).

Presenti: 

Riccardo Scotton, intervistatore, tecnico di base, TTTorino, autore del blog: “Appunti di Tennistavolo del Tecnico Riccardo” Blog di Riccardo

Marcello Cilloco, Presidente TT Sassari campione d’Italia A1, 2025;

Mario Santona, allenatore TT Sassari

Alberto Ganau, dirigente TT Sassari


La conversazione è avvenuta in un ufficio del complesso scolastico, riservato al TTSassari. La passione per questo sport trasuda dai muri dell’ufficio ed è trasmessa immediatamente dagli occhi vivi e prontissimi dei presenti. Mario è un omone con un cuore grande così, orgoglioso dei suoi ragazzi. E’ un fiume in piena, e soprattutto lui che risponde con calma alle mie domande, dosando le parole, perché lui è un uomo di fatti e che fatti!


Nel seguito ho usato questa convenzione: 

In carattere corsivo le domande e risposte dirette

In carattere normale le mie personali considerazioni.


Domanda 1) Innanzitutto vi porgo i saluti e i complimenti del Presidente della Federazione Renato Di Napoli. Io l’ho avvisato che venivo ad intervistarvi, ma preciso che io sono venuto qui indipendentemente da lui e dalla FITET; questa è una mia iniziativa personale. 

Dunque, ragazzi, come si fa a passare dalla A2 all’A1 e vincere al primo tentativo lo scudetto, avete un segreto? Come avete costruito la squadra vincente?

Risposta di Mario: Ricevere i complimenti del presidente fa sempre piacere e lo ringraziamo.

Tieni conto che abbiamo costruito la squadra di A1 all’ultimo, verso giugno 2024, mentre di solito le squadre vengono definite molto prima, intorno a gennaio. Abbiamo avuto la fortuna di assemblare una squadra competitiva ai limiti dei tempi consentiti. 


Interviene e precisa Alberto: Noi siamo andati in A1 per aver scambiato i diritti con Milano che ha deciso di rimanere in A2, l’anno scorso TT Sassari era a metà classifica.

Continua Mario. Due anni prima, appena freschi arrivati in A2 avevamo perso per due punti i playoff, quindi avremmo già potuto salire in A1, ma seppur di poco TTNorbello ci ha battuti.


I giocatori sono stati da noi contattati e si sono resi disponibili. A tutti gli effetti sono dei professionisti, si allenano come minimo 5-6 ore al giorno tutti i giorni, valutano le richieste e le prospettive e poi scelgono. Noi abbiamo scelto bene loro e loro hanno scelto bene noi!

Nessun problema ad ingaggiare un russo, nonostante il periodo critico internazionale. Di base si tratta direttamente con i giocatori senza intermediazione di agenti.

Il nostro tesserato, di padre nigeriano, campione italiano John Michel Oyebode ha fatto una scelta diversa: Gioca all’estero campionato e tornei internazionali. All’estero gioca in Germania (Bundesliga) il campionato nazionale e il regolamento vieta che un giocatore possa partecipare a due tornei di squadre nazionali nello stesso anno. 


Domanda 2): Avete chiuso la regular season secondi, il vostro miglior giocatore Sadi  Ismailov, il russo vostro giocatore di punta, con percentuali di vittorie intorno all’80%, Andrea Puppo 60% Lubomir Pistej, slovacco, 50%, Alessandro Baciocchi 25% Come si arriva a battere finale i favoriti TTMessina?


Risponde Alberto: Il risultato è stato in bilico fino all’ultimo, gli avversari avrebbero potuto vincere, perché al ritorno erano a cinque punti dalla vittoria finale nel match tra Puppo e Amato. Amato nel quinto e decisivo set stava conducendo 6 a 2 contro Puppo che con tutta la cazzimma di cui è dotato (Mario lo ha definito benevolmente un “cagnaccio”), ha ribaltato la situazione portando TTSassari sul 3 a 2. 


Prosegue ancora Mario: Nell’incontro successivo il campione Ismailov, galvanizzato dall’insperata vittoria con rimonta del compagno Puppo, vince contro Stoyanov  3-0 portando il risultato finale 4 a 2 per Sassari e  costringendo allo spareggio le due squadre. Lo spareggio lo abbiamo poi vinto noi per 3 a 2 aggiudicandoci finalmente il titolo.


Il “miracolo vero e proprio l’ha quindi realizzato Puppo nell’incontro della finale di ritorno.


Per inciso potete vedere l’incontro di ritorno, compresa la partita tra Amato e Puppo al seguente link del canale YT Fitet a partire dal punto 2h, 49' 26'':

Finale di ritorno scudetto


Mario continua e fa notare un particolare molto importante: Siccome Amato aveva costruito il vantaggio su alcuni punti fortunati, riesco su questo a costruire la fiducia nel mio giocatore Puppo e spronarlo a non mollare mai. Quando l’allenatore chiede e il giocatore risponde si crea la simbiosi perfetta, come in questo caso. Tra l’altro sul 6 a 2 Amato chiede un time-out, strano quando si è in vantaggio (ma avrà avuto i suoi motivi) difficilmente si chiede il time-out quando si è in vantaggio, cosa che ha consentito a Puppo di tirare il fiato e consultarsi con me. I campionati si vincono e si perdono anche per questi piccoli particolari!


Rispetto all’andata, la bravura (e fortuna di Mario, ma per vincere ci vuole anche fortuna) è stata anche quella di non fare incontrare Ismailov contro il migliore degli avversari Ursu Valdislav, molto in forma nel finale stagionale a giudizio del tecnico sardo e che all’andata aveva già battuto Ismailov.

La formula della creazione incontri delle formazioni A1 è simile a quella dei campionati minori (Mini-Swaythling), l’unica differenza è che in A1 se una delle due squadre raggiunge i quattro punti su sei incontri, l’incontro termina immediatamente e si mette a referto il risultato, mentre nelle serie minori si svolgono sempre e comunque tutte e sei le partite. 

Lo spareggio conclusivo invece si è svolto il 4 Maggio in casa del TTSassari al meglio di tre incontri su cinque ed è stato vinto, come già accennato, da Sassari per 3-2.


Domanda 3) Come fa una piccola società a raggiungere il vertice italiano con le risorse limitate disponibili? Sponsor? Regione Sardegna?

Risponde Marcello: E’ in insieme di fattori, la regione autonoma Sardegna contribuisce in misura del 30% al bilancio complessivo della società. Gli sponsor aiutano tantissimo, per un altro 40%, poi ci sono le altre entrate dei corsi e delle quote associative. Però è molto difficile far quadrare i conti. Nemmeno un euro si può ricavare vendendo i biglietti al pubblico poiché essendo i nostri spazi pubblici (scuola media statale) non possiamo far pagare un biglietto agli spettatori, nemmeno un simbolico euro! 

Peccato perchè per la semifinale e finale avremmo potuto ottenere un bell’incasso!


Domanda 4) Non ritenete che gli sport minori in Italia come ad esempio il tennistavolo, la scherma, la vela (classi olimpiche), la lotta, il pugilato vengano esaltati solo in occasione delle vittorie e poi finiscono poco dopo nel dimenticatoio? Non si potrebbe aprire una finestra settimanale nazionale in Rai, visto che ormai i canali sono innumerevoli per dare risalto a tutte queste discipline? Oltre al canale youtube della FITET che trasmette in diretta gli incontri più importanti, si potrebbe sicuramente fare di più. Conoscere i campioni, il tipo di sacrifici che fanno meriterebbero un miglior riconoscimento, non trovate? I social anche potrebbero, se ben sfruttati, dare più notizie e attrarre il pubblico dei più giovani. Vi faccio notare che il TTSassari su Instagram e Facebook ha nemmeno un migliaio di follower. Su YT, a oggi 26 maggio, 123 soli iscritti! 

Mi permetto di affermare che forse qualcosa di più di potrebbe fare anche su questi fronti.

Risposte da parte di tutti: La federazione mette a disposizione quello che riesce, sicuramente si potrebbe fare di più complessivamente, soprattutto con i social. Noi abbiamo una società esterna che è delegata a fare promozione, compresi i social. Sicuramente lo spunto che ci dai, Riccardo è interessante e cercheremo in futuro di darci più da fare per creare “engagement” e interesse ai nostri eventi. Come suggerisci tu, magari provare a realizzare anche qualche comunicato e video in lingua inglese per farci conoscere all’estero potrebbe essere una buona idea.


Domanda 5) Come siete messi a livello giovanile?

Marcello: Non siamo i primi, ma tra le prime dieci società italiane a livello giovanile, facciamo molti corsi e promozioni. Una cosa a cui siamo particolarmente fieri è iniziare a lavorare nella scuola d’infanzia, già a partire dai cinque anni e abbiamo iniziative non solo limitate alla città di Sassari, ma anche al circondario. Questa cosa la sottolineo perché è molto bella.

Infanzia ed elementari sono i nostri target di età di riferimento, le scuole medie sono il bivio in cui si deve decidere, ma il grosso lavoro bisogna farlo soprattutto prima. Arrivati alle medie anche altre federazioni si danno da fare per affiliare i ragazzi e le ragazze più promettenti e sicuramente il tennistavolo, se non ci sono le giuste motivazioni dietro, potrebbe essere purtroppo abbandonato come disciplina a favore di altre come il calcio e la pallavolo che hanno sicuramente più strutture e mezzi per attrarre i giovani oltre ovviamente a prospettive di guadagni e riconoscimenti maggiori.

Noi tre “pazzi” ci diamo molto da fare e la nostra passione è coinvolgente e vediamo che riusciamo a fare un buon lavoro, e i nostri ragazzi più promettenti continuano a seguirci. Questo ci sprona ad andare avanti e portare avanti il nostro progetto di espansione del tennistavolo in questa zona della Sardegna.


Domanda 6) Come organizzate gli allenamenti? Avete a disposizione degli allenatori dedicati per gli amatori e atleti?


Risposta di Mario: Certamente tutti i nostri amatori e agonisti sono seguiti da validi tecnici e allenatori. Ad ogni livello ci sono degli istruttori che fanno fare schemi e allenamenti mirati. Questo porta interesse e voglia di migliorare da parte dei giocatori ad ogni livello. 

In questo modo si crea un circolo virtuoso, perché se i giocatori sono soddisfatti e vedono i progressi, continuano a praticare, si affezionano alla società e portano altri amatori per passaparola e buona pubblicità. Questo è un punto fondamentale che ogni società dovrebbe seguire come esempio da replicare tutte le volte che si può


Domanda 7) Due anni fa ho personalmente verificato che Marcozzi a Cagliari una volta al mese dà la possibilità ai propri iscritti (amatori e agonisti delle serie minori) di incontrare i propri campioni di A1 in sessioni dedicate. Anche voi cercate di fare questa cosa? Secondo me è una bellissima iniziativa.


Risposta di Mario: noi non lo facciamo anche perché i nostri atleti spesso si allenano al centro federale e fisicamente vengono a Sassari non troppo spesso, però i loro allenamenti sono a porte aperte, chiunque potrebbe vederli, ma non li apriamo effettivamente a tutti, solo ad inviti, perché vogliamo che si allenino tranquilli.


Considerazioni finali dei tre intervistati: Noi siamo consci del grande risultato e ovviamente siamo molto contenti. Questo è il frutto di un lavoro lungo nel tempo perché nel tennistavolo non si improvvisa. Qui a Sassari lo spirito di società viene prima di tutto, e da questo concetto si formano le squadre affiatatissime e ben allenate da tecnici e allenatori di grande esperienza, anche estera. Per esempio ci teniamo molto ad aver portato in staff recentemente un tecnico indiano che potrà ulteriormente alzare il livello. 

Ai campionati giovanili di Rimini di quest’anno ci ci siamo ritrovati alla fine delle giornate una tavolata di oltre 30 persone tra ragazzi, tecnici e dirigenti. Questo dimostra che noi siamo una grande famiglia. 

A Riccione la settimana prossima tutti vestiremo una maglietta celebrativa dello scudetto conquistato creata per l’occasione.

Il nostro sogno sarebbe avere una struttura dedicata come Marcozzi, un’area da costruire ex novo oppure un sito rinnovato e recuperato per questo scopo. 

A Sassari abbiamo una foresteria per ospitare atleti e allenatori in transito, ma purtroppo è distante dal luogo dove ci alleniamo, situazione questa evidentemente non ottimale. L’ideale sarebbe quindi foresteria e centro sportivo annessi alla palestra di allenamento e agli uffici come a Cagliari.

Giusto per farti notare la nostra situazione attuale, considera Riccardo che questa nostra palestra è in comune con la scuola media e quindi dobbiamo ogni giorno smontare e rimontare i tavoli perché la mattina successiva i ragazzi utilizzano la palestra per le attività di educazione motoria. 

Speriamo che questo primo scudetto ci aiuterà a smuovere l’amministrazione nel verso da noi auspicato. Ci aspettiamo che la società esterna di promozione e il nostro addetto stampa prossimamente si daranno molto da fare perché dobbiamo assolutamente cavalcare l’onda, farci conoscere meglio come società e perché siamo ambiziosi. 

Speriamo anche che la federazione e il presidente Renato Di Napoli ci aiutino attivamente a realizzare il nostro sogno.

Mercoledì 28 Maggio saremo ospitati e premiati al comune di Sassari dal sindaco Giuseppe Mascia e dalla giunta, grande onore per noi, e forse potremo magari sfruttare l’occasione per ricordargli questa cosa. I giornalisti sono invitati e speriamo che questi eventi contribuiscano alla nostra causa.

Vogliamo anche mettere in evidenza gli ottimi risultati della squadra di A1 femminile. Purtroppo non abbiamo il tempo di parlarne come si deve in questa intervista, magari una prossima volta!


Il sito del Tennistavolo Sassari è:

Sito TTSassari

La pagina facebook è:

TTsassari su Facebook

L’account su instagram è:

TTSassari su Instagram

Il canale YouTube è:

TTSassari YT


La premiazione a palazzo ducale dal Sindaco è stata raccontata qui:

Premiazione del Sindaco


Avrei voluto continuare ancora la conversazione, ma purtroppo gli impegni dei dirigenti incombono. 

In particolare voglio ancora ricordare l’ottimo lavoro fatto con gli atleti paralimpici e i titoli conseguiti recenti anche in questo settore, come ad esempio raccontato qui:

Oro di Maria Paola Tolu


Da qualche anno a questa parte a Sassari si svolge un torneo di altissimo livello che vede impegnati numerosi atleti di A1. Il torneo si chiama: “Città dei Candelieri” e si svolge al PalaSantoru. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito della società sassarese più volte citato in questo post.


E’ passata quasi un’ora dall’inizio dell’intervista, veramente volata via velocemente. Tante emozioni e tanti racconti: aspirazioni obiettivi e risultati. 

Alla fine li saluto con una certezza: sentiremo ancora parlare di questi meravigliosi, autentici, appassionati “pazzi” amici del TT Sassari nei prossimi anni!

Un saluto e in bocca al lupo nel raggiungimento dei prossimi traguardi


Si allegano alcune foto comprensive di descrizioni




Il simbolo dell’associazione modificato per fare posto al primo, storico scudetto

Gli artefici del successo di TTSassari, da sinistra a destra: Pistej (atleta), Ganau (dirigente), Puppo (atleta), Cilloco (Presidente), Baciocchi (Atleta), Ismailov (atleta), Santona (allenatore)


L’interno della palestra durante un allenamento degli amatori (Foto R.Scotton, 26 maggio 2025)


Esterno del complesso scolastico che ospita la palestra in viale Cossiga 6, 

Sassari (Foto R.Scotton, 26 maggio 2025)



Cartello affisso sul cancello che indica il TTSassari come scuola di Tennistavolo FITET ufficiale (Foto R.Scotton, 26 maggio 2025)


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