7 nov 2022

Gioco o allenamento?

 

Diciamo che siete diventati bravini a ping-pong. Fate scambio di diritto e di rovescio teso e basso, avete in repertorio almeno tre servizi diversi (lungo, corto, tagliato). Fate un palleggio decente e schiacciate se serve.


Poi un giorno arriva uno più forte e perdete sempre contro di lui.
Come si fa migliorare il proprio gioco? Fare meno errori? Imparare ad aprire e velocizzare il gioco? Oppure difendersi in modo efficace con quei bellissimi eleganti chop da lontano?

Bene siete giunti al fatidico bivio: adesso finisce il ping-pong e inizia il tennistavolo!

Avete avuto l’illuminazione di iscrivervi in una società e siete il più scarso del gruppo, però un tecnico o un compagno più simpatico lo avete individuato. Cosa fate? Giocate estenuanti partite oppure iniziate ad allenarvi seriamente? Se la vostra serata in palestra tipica è:
10 minuti di riscaldamento chenonvedolorachefiniscecosìpoimidiverto (tutto attaccato rende meglio l’idea),
e poi solo partite, magari vi divertite anche, ma difficilmente migliorerete.

Se voi giocate in partita, non siete motivati a spingere i colpi più difficili e rimarrete conservativi, non proverete cose nuove.

Se invece impostate un allenamento sul miglioramento dei vostri punti deboli con dei buoni schemi e cercate di allenare dei colpi nuovi il focus non sarà fare punto, ma il movimento, l’efficacia dei colpi e la qualità della pallina. 
Se le prime palline escono o vanno in rete, non importa, l’importante è osare! 
E in partita se un principiante osa poco o niente perde sempre.
Continua qui:
Come si fa un buon allenamento?

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