22 gen 2024

Marco Montemagno Podcast


Marco Montemagno per i pochi che non lo conoscono è stato un ottimo giocatore professionista di tennistavolo italiano. Qui una sua intervista al Corriere:

Monty (così si fa chiamare) si è riciclato come imprenditore digitale, vive a Brighton (UK) e tiene podcast e video su youtube oltre a fare quello che fa. Lo sto seguendo da un anno circa in modo non continuo, alcuni suoi video sono interessanti, altri un po' meno, ma apprezzo in lui lo stile spigliato e amichevole, diciamo che non se "lo tira" ed essendo un ex giocatore ogni tanto mette in mezzo ai suoi racconti degli episodi riferiti al suo passato sportivo.
Già solo per questo motivo almeno per me vale lo sforzo di seguirlo ogni tanto.

Oltretutto non ha paura di sbilanciarsi, magari dice qualche cavolata come ogni tanto chiunque fa, e molto umilmente ne prende atto e riparte ogni volta facendo tesoro dell'esperienza.

Perché ve lo segnalo? In particolare se siete amanti degli scacchi come me, ma anche se non lo siete perché comunque si capisce lo stesso, vi segnalo l'episodio recente del suo podcast che potrete seguire ad esempio su Spotify (aggregatore di podcast e musica varia tra i più noti e che consiglio di installare sullo smartphone, l'iscrizione è gratuita), ma anche su altre piattaforme googlando: "Mario Montemagno podcast".


Per i non interessati agli scacchi che non si volessero "ciucciare" le quasi due ore di video, andate a sentire solo dal minuto 16 al 19 in cui si parla di tattica pongistica. Vi assicuro che questi tre soli minuti di storia del Monty valgono il prezzo del biglietto.
Ma come non è gratis? :eek:
Ma certo che è gratis, quindi che cosa aspettate ad andarlo a vedere:p?!?

Vorrei commentarlo subito qui, ma prima aspetto i vostri commenti così magari non vi tolgo il piacere della sorpresa!;)

Buon ascolto o visione a seconda di come volete. 
Ric.

P.S. Se vi dà errore cliccando sul link, prima dovete iscrivervi a Spotify, e successivamente cercare il podcast. Su Pc bisogna usare dei browser come Chrome o Firefox, altrimenti il video non parte.

E se proprio non ce la fate con Spotify ecco il link solo audio:
Quindi non avete più scuse, ohp ohp andate ad ascoltare il Monty!!

1 commento:

  1. Il Monty di seconda cat. che batte in finale il suo avversario, ha sacrificato un punto per giocare sui punti di forza dell'avversario durante il servizio (il dritto).
    Questo ragionamento controintuitivo ha una sua logica in quanto se al vostro turno di servizio tirate sempre al lato più debole dell'avversario (in questo caso citato: il rovescio), l'avversario nel corso di un incontro prende le misure e neutralizza il vostro servizio. Invece varano e tirando verso il lato più forte, il dritto, la prima volta si perde il punto come il Monty perchè riceve una bordata come risposta, ma instilla nell'avversario che la direzione possa variare e quindi si metterà in una posizione di attesa più centrale. E allora a quel punto variando e angolando di volta in volta il servizio verso il rovescio o verso il dritto, la strategia risultante sarà migliore.
    Si tiene conto quindi sia dei punti deboli sia dei punti di forza dell'avversario durante una partita incerta e combattuta come una finale in questo esempio.
    Questa cosa è importantissima, perché vedo spesso (non sempre, ma spesso) che si insegna il tennistavolo in modo troppo consono ad un unico tipo di gioco: l'attaccante che per forza deve trovare un varco, mentre certe volte, giocando più di astuzia e sulle tattiche la scelta migliore potrebbe essere variare e cercare le debolezze dell'avversario, appoggiarsi sui suoi colpi e su questi concetti impostare una variante al proprio tipo di gioco.
    Spero che anche gli altri finiti a leggermi fin qui abbiano capito il mio ragionamento. Guardate che non è così facile vedere le cose da un altro punto di vista, quello dell'avversario, appunto.Troppe volte succede (per primo a me stesso) di intestardirci ad imporre il nostro tipo di gioco, senza ragionare. Ci arrabbiamo e continuiamo a sbagliare anziché applicare un piano B.
    Chi gioca a scacchi, lo sa, e applica questo ragionamento sempre: sviluppare il proprio gioco, ma stando attenti all'avversario e cercare di capire come ragiona, pensare alle contromosse e creare trappole in cui far finire il re, anche a scapito del sacrificio dei pezzi.
    Qualcun altro che vuole aggiungere qualcosa qui sotto? Altri esempi della vostra esperienza sportiva pongistica in cui cercate di trovare vantaggio o intrappolare l'avversario?
    In inglese si chiama "fishing" la capacità di portare l'avversario in una trappola, concedetemi l'analogia, come il tonno verso la tonnara. Questa cosa mi ricorda tanto le mie esperienze contro i giocatori puntinati (e naturalmente io sono quasi sempre il tonno, non il pescatore, purtroppo...) :(

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