3 mag 2025

Danilo Faso: Il ragazzino terribile del tennistavolo italiano

Danilo Faso (foto dal sito Repubblica.it Clicca qui per andare all'articolo
Danilo Faso, appena 14 anni, è diventato il numero uno del ranking italiano di tennistavolo. 

Danilo Faso ha vinto il titolo tricolore di seconda categoria al Campionato Italiano di tennistavolo, disputati a Montesilvano nel Marzo di quest'anno diventando il più giovane vincitore nella storia (il titolo assoluto di prima categoria è stato vinto da John Oyebode) 
Questo è avvenuto sia nel singolare che nel doppio misto. 

Anche se il fortissimo adolescente è stato sicuramente avvantaggiato dall'algoritmo di calcolo dei punteggi della classifica attuale, nulla toglie al merito di questo atleta di presentarsi sulla scena come tra i più promettenti campioni italiani di questo sport.

Per approfondire la straordinaria storia di questo talento italiano del tennistavolo, non perdete l'articolo completo di Massimo Calandri su Repubblica di oggi, Sabato 3 Maggio 2025. 
Un sincero ringraziamento all'autore per averci fatto conoscere questo promettente campione che potrebbe portare il tennistavolo italiano sul tetto del mondo.

Ecco un breve riassunto dell'articolo, che potrete leggere completo al seguente link se avete un abbonamento al sito Repubblica.it:

Nato a Parigi da genitori entrambi giocatori - il padre Marco palermitano e la madre Yulyia Markova, campionessa ucraina che ha continuato a giocare fino al quinto mese di gravidanza - Danilo ha il tennistavolo nel DNA. Il ragazzo parla quattro lingue, si allena tra Germania, Ungheria e il centro federale di Terni, dove vive con la famiglia, ed è tesserato per la Virtus Servigliano (Marche).

Prima medaglia con la maglia azzurra (argento) ai Mondiali di categoria, Danilo affronta e batte regolarmente avversari che hanno il doppio della sua età. Il suo talento è sbocciato a Montpellier, dove si è allenato con i fratelli Lebrun, nuove stelle europee dello sport. Come loro, preferisce seguire l'istinto piuttosto che schemi rigidi.
"Punto a entrare nei Top 10 del mondo, gli asiatici sono fortissimi ma gli europei hanno la fantasia", confessa il giovane campione, che ammette di ispirarsi a Jannik Sinner per la sua freddezza nei momenti decisivi. "Affronto gli adulti sapendo di non avere nulla da perdere: sono loro a patire la pressione", rivela con maturità sorprendente.

Grazie ancora al quotidiano Repubblica per aver messo in risalto questo sport in Italia ancora troppo poco conosciuto e praticato a livello agonistico.

Alè Danilo, facci sognare, facciamo tutti il tifo per te.👏 

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