9 giu 2025

La vittoria appartiene ai più tenaci

 


Quante volte vi è capitato di stare sotto due set a zero e rimontare fino a vincere 3-2 annullando tre match points all'avversario? Quante volte siete stati in vantaggio di due set a zero, potervi giocare ben tre match points e poi sprecare tutte le occasioni avute e perdere 2-3?

A me, mai! E a voi?

Segniamoci questa data, 8 giugno 2025, Roland Garros, finale grande Slam tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e l’italiano Jannick Sinner.

Finale epica, durata ben 5 ore e 29 minuti, una delle più lunghe mai disputate del circuito “grande slam”, la più lunga se riferita al solo torneo di Parigi, vinta dallo spagnolo al tie-break al quinto set dopo aver rimontato due set di svantaggio e annullato ben tre championship point all’italiano.
Se non avete avuto la fortuna di assistere (in presenza o in TV) a questo spettacolare incontro vi invito almeno a cercare gli highlights in rete.
Gli highlights si possono vedere ad esempio qui:
La cronaca la potrete leggere e rileggere sui principali quotidiani, come ad esempio sulla Gazzetta della sport a questo link:

Avrebbero potuto vincere entrambi perché sia Sinner che Alcaraz sono dei grandi campioni che se la giocano alla pari e sicuramente si incontreranno ancora molte volte in futuro in finali del grande slam.

Ma c’è un fattore aggiunto oltre alla bravura tecnica e atletica che ha che fare col carattere e il temperamento: quello che in altro post ho definito “Cazzimma” e che ieri Alcaraz ne ha avuta leggermente più di Sinner, senza alcun dubbio. Poca Cazzimma in più ma decisiva.

Leggi il mio post dedicato a questo argomento qui:

Cazzimma

Più volte inquadrate dalle telecamere, penso di non essere l’unico ad aver notato le frasi in evidenza, incastonate tra gli spalti del campo principale Philippe Chatrier, scritte grandi in Inglese: 

“Victory belongs to the most tenacious”. 


E in Francese:

"La victoire appartient aux plus opiniâtres"

In Italiano:

"La vittoria appartiene ai più tenaci"

Questa frase è attribuita a Napoleone Bonaparte.

Perché lo stadio si chiama Roland Garros? Il torneo su terra battuta più famoso del mondo prende il nome da un aviatore francese.

Eugène Adrien Roland Georges Garros è stato un pilota di caccia inventivo e tenace che si è guadagnato uno status leggendario dopo la Prima Guerra Mondiale.

La sua storia è spiegata bene qui a questo link;

Roland Garros

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E la sintetizzo brevemente qui:

Chi era Roland Garros

Eugène Adrien Roland Georges Garros (1888-1918) è stato un aviatore pioniere francese, primo a volare senza scalo attraverso il Mediterraneo nel 1913, e non era affatto un tennista. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruolò nell'aviazione francese, fu catturato dai tedeschi e trascorse quasi tre anni in prigionia, per poi fuggire nel 1918 e perdere la vita in uno scontro aereo nell'ottobre dello stesso anno.

Il collegamento con il tennis

Dopo la sua morte, la Francia celebrò Garros come eroe nazionale, e quando nel 1928 la Federazione Francese di Tennis costruì un nuovo stadio a Parigi per ospitare la finale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti, decise di dedicare a lui il complesso, come simbolo di audacia e patriottismo.

"La vittoria appartiene ai più tenaci" è una frase che Roland Garros si fece incidere sull’elica di uno dei suoi aerei da combattimento.

Significato della scritta

È un invito per chiunque desideri inseguire i propri sogni e non voglia rinunciare alle proprie ambizioni. La frase rappresenta perfettamente lo spirito combattivo che caratterizzava l'aviatore e che oggi ispira i tennisti che si sfidano sui campi in terra rossa parigini.

La scritta quindi non è solo un ornamento, ma un vero e proprio simbolo che collega la tenacia dell'eroe dell'aviazione francese con la determinazione necessaria per eccellere nel tennis al più alto livello.

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La prossima volta che saremo impegnati in un torneo o competizione importante, magari in svantaggio per due set a zero, non diamoci per vinti, ripetiamo mentalmente la frase di Roland Garros e mettiamocela tutta, siamo tenaci per rimontare e vincere, o almeno proviamoci!

E, vista da una prospettiva diversa: se invece saremo dalla parte del giocatore in vantaggio sul due a zero, non diamo mai nulla per scontato e cerchiamo di portare a casa il risultato cercando di sfruttare ogni occasione utile, perché non si sa mai che poi il nostro avversario sia passato di qua, abbia letto il mio post e buttando il cuore al di là dell'ostacolo come ha fatto Alcaraz, rimonti lo svantaggio e ci sorprenda battendoci proprio quando già stavamo assaporando una facile vittoria!

E infine concludo con questa esortazione: nei momenti della nostra vita in cui potremo sentirci sconfitti e abbattuti, mettiamo in pratica questi esempi dell’aviatore Roland Garros e del tennista Carlos Alcaraz per lottare fino alla fine e riprenderci quello che ci sembra stare per sfuggire.

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